Evgenij Onegin di Aleksandr Sergeevic Puskin edito da Mondadori
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Evgenij Onegin

Editore:

Mondadori

A cura di:
G. Ghini
Data di Pubblicazione:
23 novembre 2022
EAN:

9788804740766

ISBN:

8804740760

Pagine:
480
Formato:
brossura
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Trama Evgenij Onegin

Se c'è un'opera della letteratura russa che ha segnato - con la discontinuità propria del genio - una svolta decisiva, un vero "sparo nella notte", è "Evgenij Onegin": iniziato dal ribelle 'enfant prodige' della poesia russa nel 1823 e pubblicato in volume da uno scrittore maturo e affermato nel 1833, questo romanzo in versi è assolutamente innovativo e multiforme. Nei suoi otto capitoli Puskin narra le vicissitudini di un "giovin signore" dell'Impero zarista, un 'dandy' ozioso e disilluso, ma solo apparentemente vanesio: sotto la superficie egli cela infatti un dolore esistenziale profondo, uno spaesamento, un male di vivere insanabile che lo condurrà a rifiutare la felicità che amore e amicizia potrebbero dargli. È un racconto su un amore che ha fatto palpitare generazioni di lettori, e su molto altro: è in questi versi che la lingua letteraria russa, ancora in formazione, assume un volto e mostra le proprie possibilità, non senza misurarsi con i modelli dell'Europa occidentale. Ed è in queste pagine che la sensibilità ancora tipicamente romantica si apre a un più robusto realismo, spalancando davanti al lettore uno straordinario affresco dell'epoca di Puskin, con i suoi ideali, pregiudizi e conflitti. Molteplici sono state le interpretazioni dell'"Onegin" che, come tutti i veri classici, non finisce mai di dire quello che ha da dire. Questa nuova traduzione - che dell'originale restituisce il ritmo e la ricchezza linguistica - offre ancora una volta al lettore italiano del Ventunesimo secolo il piacere di immergersi nella Russia dell'Ottocento e di seguire il destino dei diversi personaggi fino a trovare il "suo" Onegin e la "sua" Tatjana.

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5 di 5 su 2 recensioni

Un romanzo in versi, assolutamente insolito.Di E. Ida-20 ottobre 2021

Esce nell'anno in corso per la collana di Mondadori 'Oscar Classici Cult', e mi sembra un bel regalo per chi voglia indagare le origini del romanzo russo. Costa solo 12 euro, ma rapportato al prezzo di tanta letteratura contemporanea - il cui valore intrinseco, al confronto, è tutto da scoprire (sarà dunque il gusto personale..?) - si può dire che sia da parte dell'editore una generosa operazione di divulgazione di un'opera assolutamente di nicchia. Ma che dire poi del curatore? Mi attengo alla gradevolezza del testo (di più non posso) e al nutrito apparato di note che, oltre a spiegare le oscurità di una poesia tradotta in novenari di ambito linguisticamente, e ormai antropologicamente, a noi estraneo, ci rende la descrizione autentica di una civiltà tradizionalmente lontana: la nobiltà russa campagnola del primo Ottocento. Una regia sapiente. Un mondo da scoprire. Una fiction immaginativa nelle puntate di quotidiana lettura. Il tutto perfettamente godibile. Ed è ovvio perché si dice sia un capolavoro.

Evgenij OneginDi l. serena-25 luglio 2011

In primis, vorrei fare i mei vivissimi complimenti al traduttore di Puskin. La scrittura è, come sempre in questo autore, limpida e scorrevole, capace di passare con naturalezza dalla satira più o meno scherzosa a toni più intensi. Puskin descrive con affetto, a volte velato di ironia, i suoi personaggi arricchendo il racconto con piccole notazioni sociali e di costume che li rendono credibili e autentici. Sullo sfondo il suo grande amore per il suo paese, le sue usanze, i suoi paesaggi, sopratutto quelli invernali. In questa traduzione tutto ciò è impreziosito da una straordinaria musicalità che modula con fluidità dai toni più scherzosi a quelli più commossi. Un vero gioiello, per la sua doppia armonia poetica e musicale