C'era una volta l'auto italiana. Da Leonardo da Vinci a Sergio Marchionne
- Editore:
Lineadaria
- Data di Pubblicazione:
- 1 maggio 2014
- EAN:
9788897867296
- ISBN:
8897867294
- Pagine:
- 440
- Formato:
- brossura
Descrizione C'era una volta l'auto italiana. Da Leonardo da Vinci a Sergio Marchionne
L'Italia è stata culla di invenzioni e scoperte che spesso hanno cambiato le sorti dell'umanità: il telefono, la radio, la pila elettrica e il motore a scoppio... Solo per citare qualche esempio. Nonostante ciò, e fatto salvo qualche raro mercato di nicchia, la maggior parte delle realtà "Made in Italy" ha ormai una presenza poco significativa nei relativi comparti industriali. È il caso dell'auto, la cui produzione rappresenta appena lo 0,6% di quella globale. Che Italia sarebbe quella di oggi se il Bel Paese avesse avuto una classe dirigente all'altezza dei suoi cervelli migliori?
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Aspettando l'uscita-23 marzo 2014
Quando padre Eugenio Barsanti, nel 1841, effettua gli esprimenti che portano all'invenzione del primo motore a scoppio, il Giappone è immerso in un'epoca feudale e in Nord America ci si interroga sulla legittimità della schiavitù. Nel 1924, laddove in pianura padana s'inaugura la prima autostrada al mondo, la quasi totalità della popolazione cinese ritiene che i mezzi di trasposto siano solo quelli a trazione animale. Alla fine degli anni Sessanta, mentre l'Alfa Romeo supera le 100 mila vetture annue, la tedesca Audi fatica a raggiungere le 20 mila. Oggi la Cina, con una produzione annua di 18,1 milioni, è il primo paese produttore al mondo; seguono Giappone, Germania ed Usa con 8,5 e 4 milioni. L'Italia, con meno di 400 mila autovetture, occupa il venticinquesimo posto, superata da economie emergenti come la Malesia. Al cospetto dell'Audi che festeggia il record di 1,6 milioni di vetture vendute in 12 mesi, l'Alfa Romeo espone vendite per 70 mila unità. Come e per colpa di chi siamo arrivati a questo punto?