L' epigramma a Stalin di Robert Littell edito da Fanucci
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L' epigramma a Stalin

Editore:

Fanucci

Traduttore:
Brambilla S.
Data di Pubblicazione:
6 maggio 2010
EAN:

9788834716205

ISBN:

8834716205

Pagine:
333
Formato:
brossura
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Trama L' epigramma a Stalin

Durante i sogni della rivoluzione russa, il poeta Osip Mandel'stam, il protagonista di questo romanzo, cerca di affrontare la quotidianità attraverso un particolare ménage à trois con la moglie Nadezda e l'amica attrice Zinaida. Per sopravvivere si barcamena tra la stesura di qualche articolo e il lavoro di traduttore, finché un giorno, quasi per gioco, scrive un epigramma contro Stalin, dove lo definisce "il montanaro del Cremino". Da quel momento in poi la sua vita subisce un tragico destino: prima viene mandato al confino per "intercessione" dello stesso Stalin, e successivamente viene rinchiuso in un campo di lavoro. "L'epigramma a Stalin" racconta la prigionia nel carcere della Lubjanka, la confessione di colpevolezza inevitabilmente estorta al poeta e poi l'esilio in Siberia; il tutto viene narrato in prima persona, dallo stesso Mandel'stam, dalla sua devota moglie, dai carissimi amici Boris Pasternak e Anna Achmatova. Attraverso i loro occhi, Robert Littell ci racconta gli orrori della Russia stalinista e di come il senso di umanità rappresentava l'unica speranza in una spietata tirannia.

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3 di 5 su 1 recensione

L'epigramma a StalinDi l. Maria-29 ottobre 2010

La storia della persecuzione di Mandel'shtam è uno dei capitoli più neri degli anni Trenta staliniani. Littell lo descrive mettendo in scena un gioco di voci ben strutturato che coinvolge il poeta stesso, la moglie Nadezhda, la Achmatova, Pasternak, il sollevatore di pesi Shotman e qualche personaggio minore. è un romanzo-cronaca abbastanza documentato e affascinante, benché pieno di imprecisioni (ad esempio il Kuzneckij Most, a Mosca, non è un ponte ma una via; in Fanucci non si sono messi d'accordo sulla traslitterazione dei nomi, e a volte han creato un miscuglio grafico), che però, nonostante sia scorrevole e - visto il soggetto - appassionante, non fa il "salto" e non diventa grande letteratura. Per chi ha letto lo straordinario "L'epoca e i lupi" di Nadezhda Mandel'shtam il libro di Littell appare come una sorta di riassunto. Belli e terribili i "sogni" del poeta, che immagina di essere invitato al Cremlino a parlare con Stalin.