Trama Educazione di una canaglia
Le esperienze di Edward Bunker nelle prigioni peggiori della California, per le strade di Los Angeles e nel sottobosco di Hollywood lo hanno accreditato a scrivere alcuni dei piú conturbanti ed efficaci romanzi moderni sul carcere. Con "Educazione di una canaglia" i lettori possono entrare, senza alcuna finzione narrativa, nel mondo duro e non edulcorato di Bunker. Sia che fumi uno spinello seduto sulla sedia della camera a gas, o che prenda in mano un coltello usato da un serial killer, o che nuoti tra i marmi della sfarzosa piscina Nettuno a San Simeon, California, Bunker si limita a esporre la sua mercanzia, nuda e cruda. Il risultato è agghiacciante, eppure non privo di una sua orgogliosa morale, perché è la pura verità.
Recensioni degli utenti
Il libro merita di essere letto-19 maggio 2012
Una triste e dolorosa testimonianza di una vita priva di amore affrontata con notevole volontà danimo. Da lodare perché Bunker non si piange mai addosso per la vita travagliata che ha condotto. E vorrei vedere, considerato che se l'è andata a cercare lui. E nonostante tutti i disastri combinati e riuscito a tirar su una gemma dalla melma: il suo talento di scrittore. Ciononostante non tutte le peripezie raccontate sono interessanti.
Educazione di uno scrittore-23 marzo 2012
E' un'autobiografia che racconta un sogno. Il sogno di Bunker di diventare uno scrittore. E' uno che non molla mai e alla fine ce la fa, riscattandosi di fronte alla società, ai suoi nemici che lo vorrebbero a fondo. Per essere più coinvolgente avrebbe dovuto essere meno prolisso in certe parti. Meno spontaneo del suo romanzo d'esordio.
Cuore di pulpebra-4 novembre 2010
Il buon Eddie ci conduce nei suoi ricordi, tutto così vero e realistico da sembrare inventato... Tarantino sbircia tra le pagine. E' tutto un attimo che già fugge, un altro ti rincorre. E' uno sguardo, una sgommata. Una lama che taglia la schiena, una corsa a perdifiato, inseguiti. Sei già in un altra scena. Cuore di pulpebra.
Educazione di una canaglia-2 novembre 2010
Edward Bunker racconta la sua vita. Dimenticate il sogno americano con la staccionata bianca e il vialetto che si srotola sull'erba di un giardino ben curato; dimenticate l'adolescenza yankee per come l'avete conosciuta guardando beverly hills e simili; scordatevi gli armadietti, le cheerleaders, le borse di studio per lo sport e tutti i frame che rappresentano nel nostro immaginario la vita dell'americano medio. Cancellate tutto! Formattate la partizione di memoria dedicata a queste foto da desktop per teenagers e lasciatevi strattonare dalle parole di quest'uomo, di cui tutto si può dire tranne che fosse "medio"! Bunker è un tipo precoce: riformatorio e scuole ad hoc per rimettere in riga i teppistelli come lui, nel suo CV troverete anche il titolo per il "più giovane detenuto di San Quentin". Bunker non racconta semplicemente la sua vita, Bunker ci racconta come i mutamenti sociali si riflettono sul microcosmo carcerario. Ogni prigione è una società in cui ci sono regole precise da rispettare, rigide gerarchie che gestiscono traffici di ogni genere, alleanze e fazioni avverse: non è semplicemente starsene in una cella tutto il giorno! L'ultimo arrivato deve intuire al volo i meccanismi predominanti e cercare o sperare di non creare intoppo tra gli ingranaggi, altrimenti sono guai seri - impossibile ricostruire nella mente la tensione nervosa, la paura, il continuo guardarsi le spalle che questi uomini hanno vissuto. Il problema resta sempre e comunque lo stesso: commetti un errore e ricevi una punizione, finisci in galera per un certo periodo e cosa ti rimane? sei riabilitato agli occhi della società? potrai mai ricavarti un posto nel mondo "fuori"?
Bunker, ovvero il maestro del real-crime-novel -11 luglio 2010
Chiunque volesse avvicinarsi alla straordinaria vita e opera del grandioso e indimenticabile Edward Bunker, cominci da qui. Un'autobiografia straordinaria, la cronaca di una vita criminale crecata ma anche indotta, il resoconto di un'esistenza vissuta sempre borderline, per la maggior parte fra le mura delle peggiori carceri della California, per la restante parte in una malgama di criminalità e vita normale, condita da innumerevoli esperienze e conoscenze indimenticabili che sembrano frutto della fantasia di un grande scrittore ma che sono solo e soltanto vita vissuta, pericolosamente. E l'amore per la letteratura e la voglia di diventarne parte, quel meraviglioso fiore di loto che nacque dalla melma.
Una vita non comune -3 luglio 2010
Pensare che quello che c'è scritto in questo libro, è il racconto di una vera vita vissuta, fa pensare quanto sia pieno il mondo di figure non convenzionali. Una vita passata da un riformatorio ad un carcere minorile, da una prigione di stato ad un penitenzirio di massima sicurezza, con il talento per la scrittura come unico appiglio per poter essere, un giorno, "normale". Se Bunker non avesse avuto questo talento, probabilmente ci sarebbe marcito in prigione, ed invece stiamo parlando di uno dei più importanti scrittori americani del 1900. Un racconto che fa capire come si possa andare contro il proprio destino, quando si hanno capacità, determinazione e naturalmente una gran dose di fortuna... Da leggere, anche se a volte, tutto questo "in&out" dalle prigioni, risulta essere un pò greve e stancante...