Ebook Codice dell'unione europea

Il 1 dicembre 2009, dopo due anni di trattative serrate tra gli Stati membri, è entrato in vigore il trattato di Lisbona, che modifica sensibilmente i trattati di Roma e di Maastricht. Cade l'uso della parola "comunitario/a" in tutte le sue forme per lasciare spazio ad un unico riferimento dall'Unione europea. Il trattato di Roma muta sin dall'epigrafe e si trasforma in "Trattato sul funzionamento dell'Unione europea"; tutte le disposizioni al suo interno trovano una nuova collocazione numerica e sistematica. Queste innovazioni, tuttavia, sarebbero mera forma se non accompagnate da una revisione sostanziale delle regole che governano il funzionamento dell'Unione, a partire dalla attribuzione di ruolo e poteri sempre più influenti al Parlamento europeo. Un ulteriore passo verso la riduzione del deficit democratico che da sempre affligge la Comunità (oggi Unione) europea. Particolare rilievo assume l'integrazione della Carta dei diritti fondamentali nel diritto primario europeo, con l'obbiettivo di creare "un'Europa di diritti e valori, di libertà, solidarietà e sicurezza, che promuove i valori dell'Unione, prevede nuovi meccanismi di solidarietà e garantisce una migliore protezione dei cittadini europei". Lungo e affascinante è il percorso dell'Europa: il 25 marzo del 1957 i rappresentanti di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Olanda sottoscrivevano a Roma il Trattato istitutivo della Comunità Europea, primo e fondamentale passo nella creazione di quella che oggi è l'Unione europea. In questi cinquant'anni, il processo di integrazione comunitario, caratterizzato da momenti di grande favore e da altrettanti bruschi rallentamenti, ha consentito la costruzione di una pace duratura e di un processo di crescita e di stabilizzazione economica mai raggiunti in precedenza nell'Europa Occidentale.