Ebook Roma divisa di Majanlahti Anthony, Osti Guerrazzi Amedeo edito da Il Saggiatore
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Ebook Roma divisa

EAN:

9788865763780

Formato:
ePub
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Descrizione Ebook Roma divisa

Camminare per Roma e non vedere i luoghicome sono oggi, come ce li hanno consegnati il cinema prima e poi la televisione; vederli invececom’erano negli anni venti, feriti e sanguinanti, scovarne le tracce nascoste: è questo l’obiettivodegli itinerari ricostruiti in questa guida da Anthony Majanlahti e Amedeo Osti Guerrazzi, la cui ricercanon ha lasciato inesplorato alcun palazzo, vicolo, quartiere.La Prima guerra mondiale non fu gentile con l’Italia.E con Roma in particolare. Esaurita la disponibilità di case popolari, gli immigrati e i poveri che affluivano ogni giorno nella capitale, già sovraffollata e irrequieta, costruirono baracche accanto agli acquedotti e alle vecchie torri fuori le mura. Eranoagglomerati miseri, squallidi, pericolosi ai quali il governo e la nuova classe media guardavano consospetto. L’indolente e soleggiata città dei cesari edei papi si scrollò di dosso secoli di immobilismo con un sussulto violento, e ne risultarono spaccatureprofonde. La disillusione generata dallapace di Parigi, incarnata dal mito dannunziano della «vittoria mutilata», non fece che esacerbarele divisioni e i contrasti – fra ricca borghesia e indigenti, fra studenti e forze dell’ordine –, finchénel 1919 una nuova, dolorosa lacerazione si aprìnel tessuto sociale urbano: quella del fascismo.Eppure la Storia sembra aver dimenticato le feriteche lo squadrismo inferse a Roma: non c’è tracciadegli scontri che insanguinarono i rioni popolari diSan Lorenzo e del Trionfale, nessun monumento ricorda i massacri perpetrati dalle Camicie nere, nessuna targa commemora i nomi delle vittime.A recuperare questa memoria dolorosa ma essenzialeinterviene Roma divisa. I suoi dettagliatipercorsi ci conducono nei luoghi da cui il tempoe la negligenza hanno lavato via i segni di queglianni tumultuosi e contraddittori, come la sede delsindacato dei fornaciai su via Tolemaide, dove siconcentrarono – subito dopo la Marcia su Roma –gli attacchi dei fascisti che volevano «dare una lezione» ai lavoratori; o come il caffè Aragno, animatocentro culturale frequentato fra gli altri daVincenzo Cardarelli, Filippo Tommaso Marinettie Leonardo Sinisgalli, dove nel 1921 l’onorevolesocialista Alceste Della Seta fu bastonato duramente da alcuni irriducibili mussoliniani. O ancoracome largo Chigi, a pochi metri da dove fu orchestratoil delitto di Giacomo Matteotti.Una guida per non dimenticare, ancora una volta,che il fascismo non avrebbe mai potuto stroncarel’opposizione popolare senza un alleato quantomai fedele, lo Stato italiano, e per vedere Roma conocchi diversi.

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