\nLa duttilit\u00e0 mimetica della camorra, cio\u00e8 la sua capacit\u00e0 di rimodellarsi volta per volta dietro gli impulsi della cronaca, \u00e8 il motivo ricorrente dell'opera di Barbagallo: un lavoro storico impegnativo, condotto al seguito di eventi intricati, fra centinaia di personaggi a volte enigmatici ma pi\u00f9 spesso meramente turpi, bench\u00e9 depositari, in superficie, di una mitologia fantasiosa. Lungi dal soggiacere alla suggestione di questo retaggio, l'autore ne esamina con freddezza le ricadute ai danni del Mezzogiorno. \nNello Ajello<\/em>, \"la Repubblica\" \n <\/p>\n
\nSoffusa di racconti e leggende sulle sue origini, sulle sue forme organizzative e sui riti di accesso, a distanza di quasi due secoli dalla sua nascita nei vicoli di Napoli, la storia della camorra non \u00e8 mai stata raccontata per intero. Questa \u00e8 la prima ricostruzione complessiva dall' 'onorata societ\u00e0' dell'Ottocento alla criminalit\u00e0 globalizzata di oggi. Francesco Barbagallo descrive i suoi costumi, le regole, la mentalit\u00e0, gli affari, gli intrecci con la politica e le altre organizzazioni criminali, necessari per tessere la rete con cui oggi gestisce un patrimonio enorme. Al tempo dei Borboni, quando inizia la sua attivit\u00e0 delinquenziale e si d\u00e0 un'organizzazione, la camorra controlla le estorsioni su quasi tutte le attivit\u00e0 produttive, i mercati, le case da gioco, la prostituzione. Si rappresenta come una sorta di aristocrazia della plebe ed entra nel vivo del tessuto sociale, praticando una forma di amministrazione, privata e illegale, della fiscalit\u00e0, della sicurezza, della giustizia. La storia sembra non scalfirla, nonostante le repressioni postunitarie e l'impegno dei grandi intellettuali che hanno lottato per portare la questione meridionale al centro dell'interesse del nuovo Stato unitario, nonostante ogni tentativo di farle terra bruciata attorno. Nel corso degli anni non cessa di evolversi tra corruzione e clientele, accaparrando nuovi spazi di azione e nuove forme ben pi\u00f9 consistenti e di pi\u00f9 ampio respiro rispetto ai suoi tratti storici. Oggi la camorra \u00e8 attiva su scala mondiale, ha circa 6000 affiliati, i suoi utili sono calcolati in 13 miliardi di euro, in un quindicennio il suo fatturato si sarebbe quintuplicato. Manovra le tecnologie pi\u00f9 avanzate, sa sfruttare al meglio le garanzie di impunit\u00e0 di mercati sempre meno controllati, \u00e8 parte integrante della finanza globale. Chi la pensa come il frutto del sottosviluppo, prende un abbaglio.<\/p>","gtin":"9788858115732","mpn":"","image":"https:\/\/img2.libreriauniversitaria.it\/EIT\/280\/573\/9788858115732.jpg","name":"Ebook Storia della camorra","offers":{"@type":"Offer","url":"https:\/\/www.libreriauniversitaria.it\/ebook\/9788858115732\/autore-francesco-barbagallo\/ebook-storia-della-camorra.htm","priceCurrency":"EUR","price":8.49,"itemCondition":"https:\/\/schema.org\/NewCondition","availability":"https:\/\/schema.org\/InStock","seller":{"@type":"Organization","name":"Libreria Universitaria"}}}]
Francesco Barbagallo è stato il primo a raccontare il potere della camorra come potere imprenditoriale quando nessuno osava farlo, ancorandolo a un passato indispensabile per interpretare il presente. Storia della camorra è un libro fondamentale perché frutto degli studi di uno dei più grandi storici italiani, di un intellettuale che declina le dimensioni economica, criminale e imprenditoriale della camorra, attraverso il tratto umano che le è proprio e che la condannerà all'estinzione. Dalle catastrofi – dice Barbagallo – per fortuna si può emergere.
Roberto Saviano
La duttilità mimetica della camorra, cioè la sua capacità di rimodellarsi volta per volta dietro gli impulsi della cronaca, è il motivo ricorrente dell'opera di Barbagallo: un lavoro storico impegnativo, condotto al seguito di eventi intricati, fra centinaia di personaggi a volte enigmatici ma più spesso meramente turpi, benché depositari, in superficie, di una mitologia fantasiosa. Lungi dal soggiacere alla suggestione di questo retaggio, l'autore ne esamina con freddezza le ricadute ai danni del Mezzogiorno.
Nello Ajello, "la Repubblica"
Soffusa di racconti e leggende sulle sue origini, sulle sue forme organizzative e sui riti di accesso, a distanza di quasi due secoli dalla sua nascita nei vicoli di Napoli, la storia della camorra non è mai stata raccontata per intero. Questa è la prima ricostruzione complessiva dall' 'onorata società' dell'Ottocento alla criminalità globalizzata di oggi. Francesco Barbagallo descrive i suoi costumi, le regole, la mentalità, gli affari, gli intrecci con la politica e le altre organizzazioni criminali, necessari per tessere la rete con cui oggi gestisce un patrimonio enorme. Al tempo dei Borboni, quando inizia la sua attività delinquenziale e si dà un'organizzazione, la camorra controlla le estorsioni su quasi tutte le attività produttive, i mercati, le case da gioco, la prostituzione. Si rappresenta come una sorta di aristocrazia della plebe ed entra nel vivo del tessuto sociale, praticando una forma di amministrazione, privata e illegale, della fiscalità, della sicurezza, della giustizia. La storia sembra non scalfirla, nonostante le repressioni postunitarie e l'impegno dei grandi intellettuali che hanno lottato per portare la questione meridionale al centro dell'interesse del nuovo Stato unitario, nonostante ogni tentativo di farle terra bruciata attorno. Nel corso degli anni non cessa di evolversi tra corruzione e clientele, accaparrando nuovi spazi di azione e nuove forme ben più consistenti e di più ampio respiro rispetto ai suoi tratti storici. Oggi la camorra è attiva su scala mondiale, ha circa 6000 affiliati, i suoi utili sono calcolati in 13 miliardi di euro, in un quindicennio il suo fatturato si sarebbe quintuplicato. Manovra le tecnologie più avanzate, sa sfruttare al meglio le garanzie di impunità di mercati sempre meno controllati, è parte integrante della finanza globale. Chi la pensa come il frutto del sottosviluppo, prende un abbaglio.