Ebook Inquinamento Acustico in Sala Operatoria Ortopedica:quando suono, conoscenza e conforto proteggono dal rumore. di Dott. ssa Laura Tortora edito da IlSolediOttobre
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Ebook Inquinamento Acustico in Sala Operatoria Ortopedica:quando suono, conoscenza e conforto proteggono dal rumore.

EAN:

9788828316398

Pagine:
117
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Pdf
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Descrizione Ebook Inquinamento Acustico in Sala Operatoria Ortopedica:quando suono, conoscenza e conforto proteggono dal rumore.

Il rumore è un suono indesiderato e privo di informazioni utili che, introdotto ripetutamente in un ambiente, può degenerare in Inquinamento acustico, il quale può causare sensazioni sgradevoli ed effetti sanitari più o meno gravi tra cui effetti cardiovascolari (aumento di F  e PA), respiratori (aumento di frequenza e profondità degli atti) e psicologici (si possono manifestare con aumento di ansia e aggressività, disturbi della sfera cognitiva e del modello sonno - riposo, stress e annoyance). Tra le unità operative più a rischio di Inquinamento Acustico troviamo la Sala Operatoria ed in particolare quella Ortopedica, nella quale è generato perlopiù dallo strumentazione usato durante interventi di chirurgia maggiore degli arti inferiori (Sega, 120 - 140 dB, Trapano, 90 - 100 dB, Martello, 70 - 80 dB). In base a questi presupposti è stata svolta una ricerca sperimentale all'interno della Sala Operatoria Ortopedia dell'ospedale Santa Maria alla Gruccia (AR) per verificare la presenza degli effetti cardiovascolari, respiratori e psicologici nel paziente anziano sottoposto ad impianto Protesico di anca o ginocchio, in anestesia spinale, dunque cosciente. Inoltre, con tecniche di distrazione estrapolate da studi musicoterapici e relazionali, si è cercato di ridurre la somministrazione intra Operatoria di farmaci sedativi, tra cui il Midazolam, che in letteratura risulta contribuire al Delirium Post Operatorio nel paziente anziano. Per raggiungere il primo obiettivo sono state realizzate scale numeriche della preoccupazione e del fastidio generato eventualmente dal rumore, sottoposte ad 80 pazienti con età > 60 anni, rischio Asa < 3, rischio emorragico basso o nullo e buon orientamento spazio temporum. Per perseguire il secondo obiettivo, i pazienti sono stati divisi in 2 gruppi: al primo è stato somministrato l'ascolto di brani della musica internazionale e italiana dagli anni 40 agli anni 80 del 1900. Al secondo è stata garantita una maggiore vicinanza della figura infermieristica, con un maggiore contatto fisico consono ed una adeguata comunicazione infermiere - paziente relativa a temi cari a quest'ultimo e alla descrizione delle fasi dell'intervento e dell'uso dei suddetti interventi. Infine la somministrazione di Midazolam è stata confrontata con quella avvenuta in 80 interventi dello stesso tipo precedenti la ricerca.
Il rumore degli strumenti risulta essere una vera e propria fonte di preoccupazione per il 24 % del campione mentre il 44% risulta esserne poco preoccupato ed il 6% non nutre alcuna preoccupazione al riguardo. La sega Ortopedica ha infastidito molto il 45% dei pazienti e un paziente su 80 ha riportato il massimo fastidio. Il martello ed il Trapano non hanno mai scaturito il massimo fastidio ma mentre quest'ultimo ha infastidito molto il 44% dei soggetti, la maggioranza del  campione si è detto ben poco infastidito dal rumore del martello. Il Midazolam non è stato somministrato nel 52,5% dei pazienti, soprattutto a coloro che hanno apprezzato moltissimo la vicinanza dell'infermiere. Mentre la musica ha avuto effetti positivi solo nel 30% del campione. Negli 80 interventi precedenti la ricerca la somministrazione del sedativo è avvenuta nel 62.5% dei pazienti. I parametri vitali sono variati sopratutto in concomitanza della Sega Ortopedica, che ha decretato un aumento del 9% della FC, una riduzione del 2% della SpO2 e a volte un aumento ed altre una riduzione della FR del 2%.
Pertanto possiamo concludere affermando che il rumore degli strumenti genera prevalentemente poca preoccupazione nel preoperatorio ma che lo strumento più fastidioso in assoluto è la Sega Ortopedica, seguita dal Trapano. Infine si osserva una riduzione della somministrazione di Midazolam del 15% grazie soprattutto alle tecniche di distrazione relative al miglioramento del rapporto infermiere - paziente, per cui possiamo asserire che nonostante l'avanzamento sempre più cospicuo della tecnologia, il conforto e la conoscenza rimangono di fondamentale importanza per il paziente. 

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