\u00abIl commissario Bordelli, un antieroe disilluso ma assolutamente autentico nelle ragioni del suo esistere. Un uomo che riconosci come vero e che non \u00e8 facile dimenticare.<\/i>\u00bb Andrea Camilleri<\/b>
\u00abC'\u00e8 un nuovo sceriffo in citt\u00e0. Il commissario Bordelli, con la sua sanguigna umanit\u00e0 tutta italiana e tutta toscana, si inserisce oggi nella grande tradizione dei De Vincenzi e dei Duca Lamberti: poliziotti complessi e tormentati che raccontano un'Italia ingenua e cattiva che ancora non sapeva di essere cos\u00ec noir.<\/i>\u00bb Carlo Lucarelli<\/b>
\u00abCi piace, il commissario Bordelli, per quel clima nostalgico da 'come eravamo', per un'attenzione, che ci ricorda i libri di Pratolini, all'esistenza e ai ritratti della gente comune... un poliziotto che ha qualcosa di chandleriano.<\/i>\u00bb Giovanni Pacchiano<\/b>
\u00abUna tormentata figura di investigatore e un'Italia meno cinica ma non meno cattiva di oggi.<\/i>\u00bb Il Venerd\u00ec di Repubblica - Corrado Augias<\/b>
Ancora un caso per il commissario Bordelli, e questa volta \u00e8 davvero una brutta faccenda. Siamo nell\u2019aprile del \u201964, ma la primavera proprio non si decide ad arrivare. Firenze \u00e8 coperta da un cielo grigio e umido, un cielo triste che non preannuncia niente di buono. Cos\u00ec come niente di buono preannuncia l\u2019arrivo in commissariato di un ometto piccolo piccolo che, con l\u2019aria allarmata, insiste per essere accompagnato da Bordelli. \u00c8 Casimiro, il suo amico nano, che ha appena scoperto il cadavere di un uomo in un campo sopra Fiesole. Bordelli si precipita sul luogo del delitto, ma del corpo nessuna traccia: solo una bottiglia di un cognac francese e un cane che cerca di azzannarlo. Passano solo pochi giorni quando, tra i cespugli del Parco del Ventaglio, viene trovato il corpo senza vita di una bambina con segni di strangolamento sul collo e, sulla pancia, quelli di un brutto morso. La pioggia continua a cadere su Firenze quando una telefonata annuncia che \u00e8 stato rinvenuto un altro corpo, di nuovo una bambina, ancora un assurdo omicidio con quel morso che sembra quasi una macabra firma. E anche stavolta nessun sospetto o indizio che lasci intravedere la faccia del mostro. E inoltre Casimiro sembra svanito nel nulla come quel primo, misterioso cadavere. Davvero una brutta faccenda per il commissario Bordelli e per la sua squadra, una faccenda destinata a diventare un incubo senza fine, nero come il cielo di Firenze. <\/strong><\/p>
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«Il commissario Bordelli, magnetico e malinconico come un eroe di Chandler.» la Repubblica
«Il commissario Bordelli, un antieroe disilluso ma assolutamente autentico nelle ragioni del suo esistere. Un uomo che riconosci come vero e che non è facile dimenticare.» Andrea Camilleri
«C'è un nuovo sceriffo in città. Il commissario Bordelli, con la sua sanguigna umanità tutta italiana e tutta toscana, si inserisce oggi nella grande tradizione dei De Vincenzi e dei Duca Lamberti: poliziotti complessi e tormentati che raccontano un'Italia ingenua e cattiva che ancora non sapeva di essere così noir.» Carlo Lucarelli
«Ci piace, il commissario Bordelli, per quel clima nostalgico da 'come eravamo', per un'attenzione, che ci ricorda i libri di Pratolini, all'esistenza e ai ritratti della gente comune... un poliziotto che ha qualcosa di chandleriano.» Giovanni Pacchiano
«Una tormentata figura di investigatore e un'Italia meno cinica ma non meno cattiva di oggi.» Il Venerdì di Repubblica - Corrado Augias
Ancora un caso per il commissario Bordelli, e questa volta è davvero una brutta faccenda. Siamo nell’aprile del ’64, ma la primavera proprio non si decide ad arrivare. Firenze è coperta da un cielo grigio e umido, un cielo triste che non preannuncia niente di buono. Così come niente di buono preannuncia l’arrivo in commissariato di un ometto piccolo piccolo che, con l’aria allarmata, insiste per essere accompagnato da Bordelli. È Casimiro, il suo amico nano, che ha appena scoperto il cadavere di un uomo in un campo sopra Fiesole. Bordelli si precipita sul luogo del delitto, ma del corpo nessuna traccia: solo una bottiglia di un cognac francese e un cane che cerca di azzannarlo. Passano solo pochi giorni quando, tra i cespugli del Parco del Ventaglio, viene trovato il corpo senza vita di una bambina con segni di strangolamento sul collo e, sulla pancia, quelli di un brutto morso. La pioggia continua a cadere su Firenze quando una telefonata annuncia che è stato rinvenuto un altro corpo, di nuovo una bambina, ancora un assurdo omicidio con quel morso che sembra quasi una macabra firma. E anche stavolta nessun sospetto o indizio che lasci intravedere la faccia del mostro. E inoltre Casimiro sembra svanito nel nulla come quel primo, misterioso cadavere. Davvero una brutta faccenda per il commissario Bordelli e per la sua squadra, una faccenda destinata a diventare un incubo senza fine, nero come il cielo di Firenze.