\u00abUn libro che, dal punto di vista di entrambi i genitori, racconta la storia di una delle famiglie pi\u00f9 famose della rete. <\/i>\u00bb Il Sole 24 Ore - Fabio Grattagliano<\/b>
Quotidiane emozioni e straordinarie tradizioni di una famiglia: Latendainsalotto<\/em><\/strong>
Perch\u00e9 essere felici \u00e8 una scelta. Ma non una scelta scontata. Perch\u00e9 \u00abribelle\u00bb non \u00e8 chi cambia le cose decidendo di distruggerle ma, piuttosto, chi cerca di rivoluzionarle in meglio. E questa \u00e8 una famiglie ribelle.<\/em> Che trova sempre il motivo per brindare alla vita, festeggiando ogni piccola cosa bella. Alzando al cielo due bicchieri di birra buona, una spremuta d\u2019arancia e un biberon di latte caldo.<\/em><\/p>
Sentirsi una famiglia significa stare insieme, collezionare ricordi e sensazioni che, quando il sonno non arriva, si trasformano in un soffice cuscino. Significa esserci sempre l\u2019uno per l\u2019altro, al di l\u00e0 del tipo di legame che ci unisce e che, a volte, pu\u00f2 non essere di sangue, ma solo di cuore. Cos\u00ec \u00e8 stato per Gaia e per Michele, che si sono innamorati e non hanno avuto paura di intraprendere un viaggio a tre, perch\u00e9 con loro c\u2019era Lavinia, la bimba di Gaia, nata da una precedente relazione. Non hanno avuto paura di affrontare i pregiudizi verso una famiglia \u00abdiversa\u00bb, fiera della propria unicit\u00e0, ma consapevole dell\u2019importanza delle tradizioni. Perch\u00e9 con Lavinia si pu\u00f2 girare l\u2019Europa zaino in spalla, ma \u00e8 sul divano che le coccole hanno il loro vero sapore. Perch\u00e9 Gaia, con una tenda improvvisata in salotto, \u00e8 capace di creare un mondo magico e Michele ha una soluzione per ogni problema. E la manina di Lavinia \u00e8 sempre l\u00ec, a unirli ancora di pi\u00f9. Conquistare la sua fiducia non \u00e8 stato facile, per Michele: capricci e musi lunghi sono durati finch\u00e9 Lavinia gli ha permesso di rimboccarle le coperte e farsi chiamare \u00abMimi\u00bb. Accanto a Michele, Gaia \u00e8 riuscita a zittire la vocina che le ricordava i fallimenti passati e ha capito che casa \u00e8 dove ci si sente davvero s\u00e9 stessi. Forti di queste certezze, Gaia e Michele hanno intrapreso una nuova avventura con la nascita di Brando, che ha sparigliato le carte rendendo tutto pi\u00f9 speciale. Perch\u00e9 essere genitori non significa cambiare s\u00e9 stessi per i figli, ma lasciarsi accompagnare da loro, giorno dopo giorno, per diventare grandi insieme.<\/p>
Le storie di Gaia, Michele, Lavinia e Brando hanno conquistato social e stampa con la pagina Latendainsalotto<\/em>. Migliaia di persone non vedono l\u2019ora di leggere della loro famiglia allargata, strampalata e felice. Ora le voci di Gaia e Michele raccontano in un romanzo una quotidianit\u00e0 fatta di emozioni e piccole difficolt\u00e0. Ma basta non smettere di ascoltarsi l\u2019un l\u2019altra e tutto si appiana. Anche se non si \u00e8 la classica famiglia tradizionale.\u00a0 \u00a0 <\/p>","gtin":"9788811607922","mpn":"","image":"https:\/\/img2.libreriauniversitaria.it\/EIT\/280\/792\/9788811607922.jpg","name":"Ebook La nostra famiglia ribelle","offers":{"@type":"Offer","url":"https:\/\/www.libreriauniversitaria.it\/ebook\/9788811607922\/autore-gaia-rota\/ebook-la-nostra-famiglia-ribelle.htm","priceCurrency":"EUR","price":9.99,"itemCondition":"https:\/\/schema.org\/NewCondition","availability":"https:\/\/schema.org\/InStock","seller":{"@type":"Organization","name":"Libreria Universitaria"}}}]
«Un successo clamoroso. » Corriere della Sera - ed. Milano
«Un libro che, dal punto di vista di entrambi i genitori, racconta la storia di una delle famiglie più famose della rete. » Il Sole 24 Ore - Fabio Grattagliano
Quotidiane emozioni e straordinarie tradizioni di una famiglia: Latendainsalotto
Perché essere felici è una scelta. Ma non una scelta scontata. Perché «ribelle» non è chi cambia le cose decidendo di distruggerle ma, piuttosto, chi cerca di rivoluzionarle in meglio. E questa è una famiglie ribelle. Che trova sempre il motivo per brindare alla vita, festeggiando ogni piccola cosa bella. Alzando al cielo due bicchieri di birra buona, una spremuta d’arancia e un biberon di latte caldo.Sentirsi una famiglia significa stare insieme, collezionare ricordi e sensazioni che, quando il sonno non arriva, si trasformano in un soffice cuscino. Significa esserci sempre l’uno per l’altro, al di là del tipo di legame che ci unisce e che, a volte, può non essere di sangue, ma solo di cuore. Così è stato per Gaia e per Michele, che si sono innamorati e non hanno avuto paura di intraprendere un viaggio a tre, perché con loro c’era Lavinia, la bimba di Gaia, nata da una precedente relazione. Non hanno avuto paura di affrontare i pregiudizi verso una famiglia «diversa», fiera della propria unicità, ma consapevole dell’importanza delle tradizioni. Perché con Lavinia si può girare l’Europa zaino in spalla, ma è sul divano che le coccole hanno il loro vero sapore. Perché Gaia, con una tenda improvvisata in salotto, è capace di creare un mondo magico e Michele ha una soluzione per ogni problema. E la manina di Lavinia è sempre lì, a unirli ancora di più. Conquistare la sua fiducia non è stato facile, per Michele: capricci e musi lunghi sono durati finché Lavinia gli ha permesso di rimboccarle le coperte e farsi chiamare «Mimi». Accanto a Michele, Gaia è riuscita a zittire la vocina che le ricordava i fallimenti passati e ha capito che casa è dove ci si sente davvero sé stessi. Forti di queste certezze, Gaia e Michele hanno intrapreso una nuova avventura con la nascita di Brando, che ha sparigliato le carte rendendo tutto più speciale. Perché essere genitori non significa cambiare sé stessi per i figli, ma lasciarsi accompagnare da loro, giorno dopo giorno, per diventare grandi insieme.Le storie di Gaia, Michele, Lavinia e Brando hanno conquistato social e stampa con la pagina Latendainsalotto. Migliaia di persone non vedono l’ora di leggere della loro famiglia allargata, strampalata e felice. Ora le voci di Gaia e Michele raccontano in un romanzo una quotidianità fatta di emozioni e piccole difficoltà. Ma basta non smettere di ascoltarsi l’un l’altra e tutto si appiana. Anche se non si è la classica famiglia tradizionale.