La donna dalle mani di pioggia di Wolfram Fleischhauer edito da TEA

La donna dalle mani di pioggia

Editore:

TEA

Collana:
Teadue
Traduttore:
Cravero R.
Data di Pubblicazione:
25 marzo 2010
EAN:

9788850220823

ISBN:

8850220820

Pagine:
392
Formato:
brossura
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Descrizione La donna dalle mani di pioggia

Parigi, 1867. Pochi giorni prima dell'inaugurazione dell'Esposizione Universale, viene rinvenuto nella Senna il cadavere di un bambino. La madre una donna che vive nella degradata periferia parigina - viene arrestata con l'accusa di infanticidio. La donna si proclama innocente, sostenendo di aver affidato il figlio, gravemente malato, a un'infermiera. Ma all'ospedale nessuno si ricorda né di lei, né del bambino. E più il tempo passa, più il caso si fa complicato, anche perché dalle indagini emergono contraddizioni, così numerose e sconcertanti che anche la polizia segreta comincia a interessarsi ai caso. Parigi, 1992. La giovane studentessa Gaètane sta consultando in una biblioteca i documenti relativi al presunto infanticidio avvenuto centoventicinque anni prima. Perché tanto interesse per quella triste vicenda? A chiederselo è Bruno, studioso tedesco di storia dell'architettura, che non appena s'imbatte nella ragazza sente di voler conoscerla a ogni costo. E quanto più il loro rapporto si approfondisce, tanto più la storia che lei sta studiando lo affascina e lo incuriosisce...

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2 di 5 su 2 recensioni

La donna dalle mani di pioggia Di M. Giada-1 dicembre 2010

Avevo voglia di una storia d'amore che mi facesse sognare e dal titolo era di questo che pensavo di leggere invece si tratta di un romanzo storico troppo lento e troppo noioso.

bellissimo romanzoDi S. Mara-7 settembre 2010

Ho terminato il libro con un senso di commozione e di tenerezza. Il libro inizia con un prologo, una bellissima lettera d’amore, anche se ancora non si sa nulla, lascia una intensa sensazione, presagio di una storia sentimentale molto coinvolgente. Poi subito inizia a raccontare la Parigi del 1867, data importantissima, per svariati motivi, il grande avvenimento dell’Esposizione Universale –che è stato un po’ come per noi quando un paese si prepara ad ospitare le Olimpiadi- grande fermento, ricostruzione e abbellimento della città, nuove opere, e grande attenzione all’immagine. Inoltre il regno di Napoleone III è agli sgoccioli, il quadro politico ormai non comprende più la sola Europa, ma Messico e gli Stati Uniti, quest’ultimi appena usciti dalla Guerra di Secessione. La vicenda romanzata è incentrata sulla morte di un neonato, un infanticidio, un fatto che non era poi così insolito all’epoca, ma determinate circostanze e coincidenze accendono la curiosità di qualcuno, un simpaticissimo giornalista, un giovane avvocato che dovrà difendere la madre accusata, e la sorella dell’avvocato, donna dalle idee particolarmente emancipate. L’autore ci svela i retroscena di un’epoca e di Parigi, senza pedanteria, senza annoiare mai, e con dovizia di particolari di usi, costumi, dagli immigrati tedeschi che erano all’ultimo scalino della società, alla povertà estrema e delle condizioni con cui veniva gestito l’ospedale da mettere davvero paura, per non parlare del lusso sfrenato e della borghesia parigina e non ultimo dell’imperatore Napoleone III, con le sue false promesse e i suoi inganni, particolarmente interessante la vicenda del Messico dove sconsideratamente mandò Massimiliano d’Austria a regnare e a morire. Il romanzo corre su una storia parallela, nel 1992, Bruno sta facendo delle ricerche di architettura sull’Esposizione, ha preso una postazione fissa in una Biblioteca parigina, di fronte a lui una ragazza è impegnata in una ricerca storica, Bruno ne è attratto, in qualche modo si azzarda a curiosare fra le sue cose sul tavolo quando non c’è, e scoprire così che si stanno occupando dello stesso periodo storico, si presenta un'inaspettato pretesto che gli consente di avvicinarla, ma non è così semplice, e per Bruno, innamorato perso, inizierà una terribile altalena fino a quando non scoprirà il mistero di Gaetane… Cosa differenzia le due storie? Praticamente nulla, solo il tempo, è la “storia” con le sue assurde logiche che si ripete. Ci sono storie d’amore e storie d’amore, soprattutto c’è modo e modo di scriverle, qui ne viene narrata una come piacciono a me, e arrivata all’ultima pagina, sono andata subito a rileggere il prologo e la lettera d’amore, bellissima, ancor più bella ora che so tutto, firmata: Mainsdepluie.