Trama Domicilio sconosciuto
Sasa fugge, sempre. E si divincola per sottrarsi a qualcosa: ai Balcani dove è nata e di cui intravede le prime crepe, che di lì a poco si allagheranno di sangue; alla Cuba castrista troppo calda e ammaliante e in cui sua madre balla troppo a lungo con Fidel; alla sua New York dei primi tempi, fatta di luride scale antincendio, materassi a ore e sexy-shop. Sasa accetta di attraversare tutto, compresa l'eroina, i peep-show e rapporti non sempre disinteressati, ma pretende in cambio il diritto all'ultima, quasi sempre abrasiva, parola. La cronaca fedele e immaginaria di una discesa agli inferi scandita dal ritmo e dai tempi comici di una surreale, sinistra e malinconica commedia sofisticata, con al centro il più riuscito personaggio dell'autrice: se stessa.
Recensioni degli utenti
Molto scorrevole-19 maggio 2009
Questa autobiografia non è certamente un capolavoro letterario ma ha il pregio di farsi divorare in fretta, innanzi tutto per la scorrevolezza del testo, appunto privo tanto di orpelli quanto di interiorità recondite; ma anche per il coinvolgimento attrattivo e insieme repulsivo che suscita la narrazione, e che fa desiderare a un tempo sia di non staccarsene che di farla finita in fretta. Ciò che attrae è la tumultuosa ma prodiga passionalità che anima incessantemente i comportamenti della protagonista narrante; mentre, almeno personalmente, io trovo questi stessi comportamenti spesso irritanti per la loro violenza e alla lunga stucchevoli per la loro costante irrazionalità, tanto da ingenerarmi il fastidioso dubbio che l'autrice più che pentirsene se ne compiaccia.