I dolori del giovane Werther di Johann Wolfgang Goethe edito da Einaudi
Alta reperibilità

I dolori del giovane Werther

Editore:

Einaudi

Traduttore:
Ganni E.
Data di Pubblicazione:
19 aprile 2022
EAN:

9788806252953

ISBN:

880625295X

Pagine:
144
Formato:
brossura
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Trama I dolori del giovane Werther

Consegnando nel 1774 all'editore Christian Friedrich Weygand di Lipsia il manoscritto del suo primo romanzo, il ventiquattrenne Johann Wolfgang Goethe si compiacque che quel suo «libretto» in forma epistolare gli fruttasse abbastanza da coprire i debiti contratti per via del precedente dramma Götz von Berlichingen. Ma "I dolori del giovane Werther" era destinato ad assicurare al suo autore ben altri riconoscimenti. «Il successo del libretto fu grande», scriveva un Goethe maturo nella sua autobiografia, «addirittura straordinario, soprattutto perché colse appieno lo spirito del tempo. Come infatti basta una breve miccia per far detonare un'enorme mina, così l'esplosione che si verificò fra il pubblico fu tanto potente perché i giovani avevano già scavato i cunicoli, e lo sgomento tanto intenso perché di ciascuno esplosero gli esasperati aneliti, le passioni insoddisfatte, i dolori immaginari». Aneliti, passioni e dolori scaturiscono da quelli del protagonista Werther, giovane d'animo sensibile e ardente, per la virtuosa Lotte dagli occhi neri, già promessa sposa di un altro uomo e dunque a lui preclusa. La frustrazione e la disperazione che ne conseguono inducono lo sfortunato amante dapprima a tentare la sublimazione del suo trasporto amoroso coltivando una fraterna amicizia con il legittimo pretendente e poi consorte di Lotte, Albert, e in seguito a spezzare il triangolo filadelfico da lui stesso architettato togliendosi la vita. Le sue gesta incendiarono la sensibilità di un'intera generazione, quella dello Sturm und Drang , che del Werther goethiano - «il primo dandy della letteratura europea, il tipo del soggetto narcisista che tutto vorrebbe afferrare e consumare, il cui vitalismo si ribalta in pulsione di morte» come si legge nella postfazione di Luigi Forte - fece il suo eroe, e della cultura ribelle che preferiva l'intensità del sentimento e l'immediatezza della natura all'aridità della ragione e delle convenzioni borghesi, il proprio manifesto. La «febbre wertheriana» che si scatenò prima in Germania e presto, al seguito delle molte traduzioni, in tutta Europa e perfino in Cina, contribuendo a fare de I dolori del giovane Werther il primo best seller internazionale, investì ogni aspetto della vita sociale e culturale, dalla moda nell'abbigliamento fino all'estenuata voluttà del suicidio, con il conseguente stigma di opera «altamente perniciosa» che tanto amareggiò il suo autore. Ma questo non impedì l'immediata e permanente consacrazione di J. W. Goethe che, nella sua critica della conformità sociale, nell'interpretazione penetrante del proprio tempo, nell'innovazione formale del romanzo epistolare a una sola voce, nella finezza psicologica dei ritratti, nella scelta ardita, scrive ancora Forte, di uno stile «ritmato e liricheggiante, con frasi smozzicate, iterazioni e libere costruzioni sintattiche che rispondono, più che a regole grammaticali, a un'intemperante individualità, che scioglie il lamento d'amore in suono e ritmo», mostrava i tratti inconfondibili del genio. «Ogni giovane desiderò amare così, ogni fanciulla di essere così amata. Un'intera generazione riconobbe in quello di Werther il proprio stato d'animo». «Qui mi importunano con le traduzioni del mio Werther, me le mostrano e chiedono quale sia la migliore e se la storia sia vera! È una sciagura che mi perseguiterebbe anche in India».

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2 di 5 su 5 recensioni

Un classico da leggere Di F. Patrizia-29 marzo 2018

Uno dei classici della letteratura di fine '700. Fu scritto da Goethe in solo quattro settimane e in principio pubblicato in maniera anonima. Successivamente fu pubblicato per la seconda volte e si manifestò l'inaugurazione del cosiddetto wertherismo, ovvero l'atteggiamento tormentato e inquieto dell'artista romantico, mosso dalle passioni del cuore anziché dai ragionamenti dell'intelletto. È l'opera più significativa dell'autore ed espressione del movimento Sturm und Drang (tempesta e impeto) che dieed le basi al romanticismo tedesco e ne fissò anche alcuni concetti chiave: la poetica del sentimentalismo, l'individualismo dell'eroe che combatte titanicamente contro le convenzioni della società, il rilievo alle passioni. Un romanzo epistolare incentrato sui tormenti e le sofferenze di un giovane borghese, Werther. Le vicende sono narrate attraverso lettere scritte dalla mano stessa di Werther e indirizzate all'amico Guglielmo. Werther è innamorato di Lotte, di cui sa fin dall'inizio che non è libera, poiché legata ad Albert. Un amore impossibile e straziante, un amore che è una ragione di vita ma anche di morte. Non è facile da comprendere, bisogna avere una certa disposizione d'animo per leggerlo; una lettura impegnativa, poco scorrevole e abbastanza pesante.

CapolavoroDi L. ALE-17 marzo 2018

I dolori del giovane Werther di Goethe è una delle più importanti opere del primo romanticismo ed ha influito profondamente nel suo tempo e nelle generazioni successive. Purtroppo ormai in Italia tutto è divenuto una farsa, e le recensioni come quelle riportate sotto (secondo cui il Werther sarebbe un mattone noioso e poco coinvolgente, o peggio) sono alcuni esempi.

A me non è piaciutoDi D. Valentina-26 agosto 2011

Ebbene, a me non è piacciuto sebbene sia un classico ritenuto molto interessante. Sono una che legge molto ma questo libro non è riuscito proprio ad appassionarmi. L'ho trovato molto prolisso in certi punti e con un linguaggio poco coinvolgente e se posso dire anche noioso. Tuttavia questo è solo il mio parere.

Noioso e ripetitivo.Di S. Patrizio-19 settembre 2010

Francamente questo libro mi ha un pò deluso. Riconosciuto come uno dei capolavori della letteratura mondiale,l'ho trovato troppo lento nello scorrimento,ripetitivo,monotono. Insostenibili i dialoghi epistolari con l'amico,faticosamente sopportabili le descrizioni,dettagliate fino all'estremo,unica fortuna è che sono poche le pagine. Personalmente da evitare!

Delusione !Di L. Francesco-14 luglio 2008

Da questo libro mi aspettavo molto ma molto di più. Mi era stato consigliato come un bel libro da leggere, ma lo trovo tutto tranne che bello. Sarà che il linguaggio utilizzato, è troppo aulico. Forse l'ho letto un po' troppo in fretta (una settimana), ma spesso mi sono ritrovato addirittura a rileggere pezzi interi di libro per incomprensione. Per riassumere il tutto con una parola: delusione.