Documenti, prego

“Documenti, prego” di Andrea Vitali è un romanzo che si discosta dalle consuete trame letterarie a cui ci aveva abituato lo scrittore del lago di Como. Un uomo come tanti viene trascinato in un imbuto di sbagli giudiziari, sovrapposizioni e scambi di persona, ma uscirne sarà praticamente impossibile. Tutti i personaggi che Vitali descrive con la consueta maestria sono in qualche modo intercambiabili, disposti a lasciarsi andare al fluire della vita, ma pronti ad un ultimo grido di speranza. In questa cornice tre uomini, tre funzionari di una ditta stanno tornando a casa dopo una lunga giornata di lavoro e soprattutto dopo una trasferta molto faticosa. Siamo in un’autostrada del Nord Italia ed è notte, all’autogrill più vicino i tre uomini hanno bisogno di fermarsi, per bere un caffè e per sgranchire le gambe. Non sanno che quella sosta cambierà tutto per uno di loro. Quando durante un banale controllo ai tre viene richiesto di esibire i documenti, una piccola banale dimenticanza farà infatti cadere uno di loro in un baratro di fulminanti decisioni giudiziarie contro di lui. Ma è forse un criminale? La risposta è no, ma il confine è labile tra ciò che si può e non si può fare. Quella linea invisibile, che solca le vite di ognuno di noi, Andrea Vitali la rende visibile, palpabile, assolutamente perfetta nella sua tragica e brutale capacità di condurci a conseguenze inarrestabili. “Documenti, prego” scandaglia le possibilità di un’esistenza tutta imprecisa, vulnerabile e improvvisa nei percorsi che è pronta a percorrere.