Il diritto di opporsi. Una storia di giustizia e redenzione

Siamo nello stato del Buio oltre la siepe. E che accade se dopo cinquant’anni è rimasto ancora tutto uguale in Alabama? Il diritto di opporsi. Una storia di giustizia e redenzione di Bryan Stevenson è un romanzo tratto da una storia vera che colpisce forte il cuore e lo stomaco del lettore. Nel braccio della morte dello stato dell’Alabama ci sono molti uomini neri, ma la maggior parte di essi è destinato alla sedia elettrica senza aver commesso alcun crimine o almeno senza aver avuto un giusto processo. Spesso i poliziotti e i testimoni li incriminano basandosi sul loro aspetto fisico o semplicemente sul fatto che sono neri. Per fortuna Bryan Stevenson è un giovane avvocato laureatosi ad Harvard il cui unico desiderio è quello di aiutare chi è meno fortunato di lui e decide di farlo fondando la Equal Justice Initiative, un’organizzazione che punta ad avere un giusto processo per tutti i carcerati e per tutti coloro che non possono permettersi di pagare un buon avvocato. Tra i primi casi che Stevenson si trova a dover risolvere c’è quello di Walter McMillian, afroamericano condannato a morte per l’omicidio di una ragazza bianca, ma colpevole di aver solo tradito la moglie e non di certo di aver ammazzato una persona. Il diritto di opporsi esprime a gran voce un no forte e chiaro contro la pena di morte e contro ogni forma di ingiustizia sociale, ancora vigente in molti stati statunitensi.