Il dipendente

Opera prima di Sebastiano Nata, dotata di uno stile parecchio originale e con una trama che altro non riporta se non la descrizione dei giorni normali di una vita tutta dedita al lavoro. Stile fuori dall'ordinario, dicevo, con frasi asciutte e brevissime – raramente eccedenti le dieci/quindici parole – per raccontare in prima persona la vita lavorativa in un ufficio che si occupa di carte di credito, promozioni, convenzioni e grandi aziende. Un luogo in cui la parola d'ordine è "budget", concetto in nome del quale si è pronti a sacrificare ogni cosa, anche la più importante.

Il romanzo d'esordio di Sebastiano Nata (poi ripubblicato anche da Feltrinelli) . Uno stilo molto sintetico e asciutto lo caratterizza, scrittura minimalista verrebbe da dire! Un dirigente di un'azienda finanziaria è il protagonista, in una storia senza pietà né perdono. Un mondo ostile, quello aziendale, quello finanziario e annegare l'infelicità nei sentimenti è impresa impossibile. Spietato!