Descrizione Diari della bicicletta
Fin dai primi anni ottanta, la bicicletta è stata il mezzo di trasporto prediletto di David Byrne a New York e, da quando ha scoperto quella pieghevole, è diventata la sua fedele compagna di viaggio e di tour in tutto il mondo, non solo per la sua rapidità e comodità, ma altresì per il senso di eccitazione e di entusiasmo che sa infondere. Il punto di vista del ciclista sul sellino è stato quindi la sua finestra panoramica sui paesaggi urbani, attravèrso la quale cogliere scorci rivelatori della psiche dei loro abitanti. New York, Istanbul, Berlino, Sydney, Manila, Buenos Aires, San Francisco sfilano così davanti ai nostri occhi in un'insolita serie di fotografie, insieme ad aneddoti e curiosità, musiche e personaggi singolari, mode e tendenze, unite dal filo rosso di un'urbanistica tiranneggiata dall'automobile e dall'esigenza di riplasmare le nostre città per migliorare la qualità della vita in attesa di una rivoluzione ecologica.
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Recensioni degli utenti
In sella a ritmo di Talking Heads-14 settembre 2010
Che David Byrne fosse un genio della musica si sapeva già, che la bicicletta sia un mezzo comodo ed ecologico anche, ma sicuramente in pochi si sarebbero aspettati di leggere un libro sulla bicicletta scritto dallo scatenato cantante di Psycho Killer. Quest'opera, in realtà, non è un trattato sulla bici tanto quanto non lo è "I diari della motocicletta" di Che Guevara, è piuttosto un racconto dei viaggi intorno al globo del suo autore e delle sue avventure; nelle sue pagine si scoprono scenari inediti e suggestivi di città lontane, si conoscono personaggi, mode e tendenze d'oltreoceano e si riassaporano i piaceri concessi da una vita più lenta e assaporata. In definitiva, una lettura davvero interessante: consigliatissimo.