Il destino dell'anima. Elementi per una teologia di Giacomo Canobbio edito da Morcelliana

Il destino dell'anima. Elementi per una teologia

Editore:

Morcelliana

Edizione:
2
Data di Pubblicazione:
13 marzo 2009
EAN:

9788837223151

ISBN:

8837223153

Pagine:
152
Formato:
brossura
Argomenti:
Spiritualità ed esperienze religiose, Filosofia della religione
Acquistabile con o la

Descrizione Il destino dell'anima. Elementi per una teologia

Con la parola anima (ebraico nefe?, greco psyché) la teologia cristiana, permeata dalla cultura ellenistica, ha pensato, insieme, l'identità dell'uomo e il suo destino ultimo. Regge questo modello antropologico di fronte alle scoperte delle neuroscienze, con il loro ridurre a "mente" ogni funzione spirituale? Un riduzionismo naturalistico che rappresenta la sfida dalla quale parte questo libro per ripensare la funzione e il significato del concetto di anima. Un ripensamento della tradizione nelle sue molteplici voci (la Scrittura, i Padri, Tommaso, i documenti del Magistero, il dibattito teologico contemporaneo), che diventa rivisitazione della classica antitesi dell'escatologia cristiana: "immortalità dell'anima o risurrezione dei corpi?". L'ipotesi è che questo concetto possa, ancor oggi, render conto del rapporto dell'uomo con sé, con gli altri e con Dio: "L'anima è l'uomo nel suo volgersi consapevole al principio e al fondamento del tutto".

Prodotto momentaneamente non disponibile
€ 12.00

Inserisci la tua e-mail per essere informato appena il libro sarà disponibile

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 1 recensione

Teologia, ermeneutica e psicoanalisiDi p. GIANANGELO-13 gennaio 2010

Ottima impostazione che si inserisce in un dibattito molto interessante nel tentativo di cogliere gli stimoli di una nuova riflessione laica nel tentativo di costruire una antropologia che tenga conto della dimensione di fede. Mi sembra di dover notare una comprensibile velocità nella considerazione soprattutto dei portati delle attuali riflessioni psicoanalitiche che, accentuando la dimensione relazionale e la sottolineatura della impostanza e della dimensione inconscia, possono a mio avviso recare un notevole contributo per ulteriori riflessioni telogiche.