Il demone della frivolezza
- Editore:
Sellerio Editore Palermo
- Collana:
- La memoria
- Data di Pubblicazione:
- 4 febbraio 2016
- EAN:
9788838934537
- ISBN:
8838934533
- Pagine:
- 226
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Cultura e società
Descrizione Il demone della frivolezza
"Sono proprio gli oggetti la cruna dell'ago attraverso cui deve passare, se non preferisce chiudersi in uno sdegnato mutismo o in una futile retorica, il pensiero. Come nelle fiabe, nella notte dell'ideologia e delle religioni i giocattoli, e cioè gli oggetti, si destano e ci parlano. Solo chi è abbastanza umile da saperli ascoltare può distinguere nelle loro voci, apparentemente frivole, la litania della nostra epoca e il rumore di fondo del passato". Anello, bastone, capelli. Cappotto, corna, New York, sedere, trasparenza, vestaglia, e molte altre voci: la dittatura delle cose frivole e superflue nell'opera e nella vita dei grandi dell'arte e del pensiero. Questo nuovo "dizionario" di Giuseppe Scaraffia (come i vari composti a partire dal Dizionario del dandy) si legge con la freschezza delle cronache mondane che spiano scrittori e scrittrici e i loro amici, scovando passi indimenticabili, frasi rese celebri dal momento in cui furono dette, aneddoti capricciosi. Sennonché è passando attraverso questi costumi d'autore che bene si illuminano le poetiche e i periodi letterari, guardandoli dagli usi quotidiani. Un'altra tavola, questo "Demone della frivolezza", di quella specie di mappatura generale, che l'autore va componendo, delle coincidenze tra luoghi narrativi e momenti biografici che fa sembrare vera opera d'arte la vita. Siamo invasi dagli oggetti, riempiono gli angoli delle nostre case e spesso ci condizionano l’esistenza. Giuseppe Scaraffia in Il demone della frivolezza ci spiega perché ci circondiamo di cose inutili, ma che ci dicono che esistiamo e che la nostra morte è lontana. Se gli eremiti vivono solo con teschi e crocifissi, forti della loro grande ricchezza spirituale, noi siamo depauperati da tutti i valori, da ogni appiglio psicologico a cui aggrapparci e allora la cosa più facile è trovare conforto in qualcosa di esterno a noi, che prescinde dalla nostra interiorità. Passando attraverso le pagine più memorabili della letteratura, Giuseppe Scaraffia ci regala un excursus nei personaggi più noti da Baudelaire a Oscar Wilde che amava attorniarsi di bacchette magiche, sino ad altri simboli dandy del vestiario come cappelli, cappotti, vestagliette. Ma non solo oggetti piccoli: ci sono anche letti, scrivanie, lampade, armadi che ci danno sicurezza e ci infondono fiducia nel domani che verrà. Davvero un oggetto può arrivare a tanto? Per Scaraffia sì e lo racconta in Il demone della frivolezza attraverso curiosità, episodi mai svelati e altre incredibili avventure. Tutto passando per penne, quaderni, scarpe, borse, carte, libri, cd, film. Impossibile non ritrovarsi tra queste pagine e impossibile sarà non ridere dei nostri difetti, delle nostre assurde ossessioni.