I delitti delle convenzioni

Quando l'ho letto mi trovavo in un momento critico, mi ha dato una carica straordinaria. Man mano che vai avanti senti crescere dentro di te la voglia di reagire a certe dinamiche che normalmente governano le nostre vite. E capisci che il lusso più grande è essere se stessi. Tutto il resto conta poco. E' un libro che affronta tematiche dure ma tra le pagine di denuncia cruda e diretta di marciume, soprusi e violenze morali l'occhio del lettore si ritrova piacevolmente impigliato in romantiche storie d'amore, magiche avventure nel bosco e fiabeschi scenari himalayani, incontra magistrali ritratti psicologici difficili da dimenticare e momenti di rara poesia. Il lieto fine è inoltre assicurato in ogni storia: tra le righe e fino all'ultima pagina si sente forte l'invito a non arrendersi mai perché la vittoria del giusto è una certezza. Mi ha commosso. Un grazie all'autrice.

E' un testo che nasce da un'acuta capacità di osservazione e da una sottile introspezione psicologica. Per quanto scorrevole e informale è la narrazione tanto è ardua la tematica. L'autrice persegue con costanza e ostinazione quasi sfacciata, oserei dire, l'obiettivo di strappare i veli, abbattere i paraventi, radiografare gli alibi di facciata, mettere a nudo realtà comunemente "confezionate" come "legittime" ma di fatto aberrazioni che spingono l'Umanità verso il peggiore dei delitti: snaturare se stessi per ottemperare a regole stabilite da terze persone.