Dante dalla lingua alla patria. Nel settecentenario dalla morte (1321-2021) siamo ancora «figli del Duecento» di Giuseppe Palma edito da GDS

Dante dalla lingua alla patria. Nel settecentenario dalla morte (1321-2021) siamo ancora «figli del Duecento»

Editore:

GDS

Data di Pubblicazione:
30 aprile 2020
EAN:

9788867828272

ISBN:

8867828274

Pagine:
124
Formato:
brossura
Argomenti:
Letteratura, storia e critica: poesia e poeti, Lingua: opere storiche e generali
Acquistabile con la

Descrizione Dante dalla lingua alla patria. Nel settecentenario dalla morte (1321-2021) siamo ancora «figli del Duecento»

Questo libro, il terzo di Giuseppe Palma sul Sommo Poeta, si inserisce con un anno di anticipo nelle celebrazioni per la ricorrenza del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri (1321-2021). Un saggio letterario col quale l'autore tratta due tematiche in particolare: la nascita della lingua italiana col contributo fondamentale del Dolce Stil Novo e la concezione di «patria» in Dante. Seppur di contenuto essenziale il libro è arricchito, nelle conclusioni, da un estratto del proemio che Gabriele d'Annunzio scrisse per l'edizione monumentale della Divina Commedia del 1911, realizzata in occasione del cinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia. La lingua che gli italiani parlano ancora tutt'oggi è pressappoco la stessa del XIII-XIV secolo, per questo l'autore afferma che siamo ancora "Figli del Duecento". La ricorrenza sia dunque occasione non solo per celebrare il Sommo Poeta, che pure ha la sua importanza come simbolo nazionale, ma soprattutto per riscoprire e valorizzare la lingua italiana, vero motivo perché tutti i cittadini - da Nord a Sud - possano riscoprire un sano e genuino senso di appartenenza alla Patria.  

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