Descrizione Critica della ragion criminale
Prussia, 1804. Perché il grande filosofo Immanuel Kant conserva in un laboratorio segreto le teste spiccate delle vittime dei delitti orrendi che da qualche tempo fanno pensare ai buoni cittadini di Koenigsberg che la città è invasa dalle potenze oscure, forse dal Demonio? Che cosa sta cercando Kant? Chi è il vero autore del manoscritto maledetto "Critica della ragione criminale" che sembra avere a che fare con le uccisioni? E perché a indagare sui crimini viene chiamato il giovane procuratore Hanno Stiffeniis che proprio a Kant ha confessato di essere stato affascinato dalla possibilità del delitto gratuito quando a Parigi ha visto ghigliottinare il re?
Recensioni degli utenti
Critica della ragione criminale-4 settembre 2011
Nel suo genere è un libro gradevole, però c'è da dire che fà troppo l'occhiolino al genere cosiddetto"spazzatura commerciale". Mi sento però, nel mio piccolo, di assolverlo in quanto l'ho collocato nel mio personale genere FantasyNoir, e allora anche questo libro riesce ad avere una sua diglntà. Lo consiglerei? Si.
Godibile-4 dicembre 2010
è bellissimo il titolo... Ma temo fosse solo un richiamo per i lettori, un ricordo delle opere kantiane... Perchè qui uno dei personaggi e' niente meno che Kant... Non il protagonista pero' ... Nulla di filosofico, nulla di eccezionale... Solo un libro da leggere per divertimeneto, una sera, così... O durante un'influenza in cui siete costretti a letto...
Una piacevole lettura inv(f)ernale-30 ottobre 2010
Intelligente e piacevole con quella dose di suspance che tiene il lettore ragionevolmente attento. Un thriller storico che si regge sulle spalle della figura del grande filosofo tedesco. Curioso e originale l'aspetto che riguarda le prime sperimentazioni scientifiche di medicina legale, ma l'ambientazione storica sullo sfondo sembra un pò tirata a forza. Da leggere davanti al camino nelle lunghe sere invernali senza crogialarsi troppo sulla ragin criminale che attrae l'umana (diabolica)natura.
Critica dell ragion criminale-22 settembre 2010
Titolo curioso ed ammiccante per chi ricordi il filosofo Immanuel Kant e le sue opere più celebri, “Critica della ragion pura” e “Critica della ragion pratica”. L’autore immagina un terzo capitolo della serie ed un’ideale e fantastica esistenza del filosofo, impegnato a collaborare nella risoluzione di un mistero: un assassino semina il panico per le strade di Konisberg, e già quattro sono le vittime del suo curioso quanto efficace modus operandi. Kant, tuttavia, ha una soluzione: affidare le indagini ad una sua vecchia conoscenza, un giovane magistrato, dedito ad una tranquilla e forse noiosa attività nella cittadina di Lotingen… Dalla quiete del suo villaggio alla tempesta di Konisberg, dalle scaramucce legali di un borgo sconosciuto ai morti di un importante centro prussiano, probabile bersaglio di Napoleone e teatro di cospirazioni ed intrighi politici, l’autore riesce a creare una suspense, non adatta, però, ai deboli di stomaco...