Il contenimento dei «costi della politica» nelle società degli enti locali

I costi diretti ed indiretti riconducibili all'attuale impianto delle strutture di rappresentanza politica e dell'apparato amministrativo ed economico-produttivo ""allargato"" della Pubblica Amministrazione italiana, rasentano ormai dimensioni tali da farli collocare tra i più alti, non solo a livello europeo, ma probabilmente anche mondiale.Questo volume offre una prima analisi delle tematiche recate dai recenti provvedimenti normativi (legge finanziaria 2007) e dalla prassi interpretativa che ne è seguita, con particolare riferimento alla circolare interministeriale del 13 luglio 2007, oltre che dal d.d.l. sulla riduzione dei costi della politica.Una riforma organica dei costi della politica non potrà, tuttavia, prescindere dalla considerazione di tutti i multiformi aspetti del fenomeno, anche (e non da ultimo) sul piano economico. Il miglioramento delle performance del sistema si ottiene non soltanto riducendo quelli che possono apparire come i costi visibili della politica, bensì anche agendo sul versante dei costi occulti ""da inefficienza"", la cui misurazione e rilevazione non si evince direttamente da un conto iscritto in bilancio, ma che a volte hanno dimensioni di gran lunga superiori a quelle dei meri costi visibili. L'impresa pubblica, infatti, non differisce da qualsiasi altra impresa in ciò che attiene al conseguimento delle condizioni di economicità ""a valere nel tempo"" e dei correlati equilibri gestionali, presupposti di corretto funzionamento e di equilibrata crescita.