Con il sari rosa di Sampat Pal, Anne Berthod edito da Piemme

Con il sari rosa

Editore:

Piemme

Collana:
Bestseller
Traduttore:
Zucca G.
Data di Pubblicazione:
14 giugno 2011
EAN:

9788856620238

ISBN:

8856620235

Pagine:
231
Formato:
brossura
Argomenti:
Violenza nella società, Studi sui generi: donne
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Descrizione Con il sari rosa

Un giorno, quando Sampat è ancora piccola e ha i piedi a mollo in una risaia, vede passare un gruppo di bambini. Ordinati e puliti, non sono certo diretti al lavoro nei campi. Vanno a scuola, le dice qualcuno. Sampat non sa bene cosa sia la scuola, ma sa che solo i ricchi ci vanno. Sampat appartiene a una delle caste più basse dell'India, è quasi un'intoccabile, e vive in un misero villaggio dell'Uttar Pradesh. Il suo destino sembra segnato. Ma lei è una bambina sveglia e quel giorno decide di andare a scuola con gli altri. Nulla può però contro le millenarie tradizioni del suo paese. A dodici anni viene data in sposa a un uomo più vecchio. Da quel momento la consuetudine vuole che lei sia silenziosa e si sottometta al marito, alla suocera e ai soprusi di chiunque appartenga a una casta più elevata. Sampat però non sopporta le prevaricazioni e non accetta di essere considerata inferiore a nessuno. Quando la suocera la caccia di casa perché non ha accettato di subire in silenzio l'ennesima angheria, Sampat si mette a cucire abiti che poi vende, rendendosi indipendente. In poco tempo diventa la paladina degli oppressi, soprattutto delle donne. Che in migliaia, da tutta l'India, si uniscono a lei per dare il via a una rivoluzione rosa, dal colore del sari che hanno scelto come divisa. Un'onda rosa che fa paura a chi non vuole che le cose cambino.

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2 di 5 su 1 recensione

Con il sari rosaDi D. Andrea-28 febbraio 2012

"con il sari rosa" è un libro non solo sulla forza delle donne, ma di ogni persona. La storia, ambientata in India, aiuta sicuramente a riflettere sulla discriminazione e sul fatto che siamo noi stessi determinare in una certa misura il mondo in cui viviamo, e che a volte è meglio reagire alle prevaricazioni e ai soprusi, piuttosto che accettare le cose cosi come sono.