Compendio di diritto processuale civile

Questa nuova edizione del compendio di diritto processuale civile tiene conto di tutti i molteplici interventi normativi che negli ultimi mesi hanno interessato la materia.Quasi quotidianamente si sente ripetere che l’efficienza del sistema giudiziario – e del processo civile in particolare — rappresenta uno degli strumenti essenziali di recupero della competitività del Paese, colpito in questa fase storica da una grave crisi economico-finanziaria.La strada scelta dal legislatore del 2011 per restituire efficienza al processo civile si snoda attraverso quattro direttrici fondamentali: deflazione del contenzioso previdenziale, riduzione e semplificazione dei riti, informatizzazione del processo ed accelerazione del contenzioso civile pendente in appello.Il d.l. 6-7-2011, n. 98, convertito in legge 15-7-2011, n. 111, ha inserito nel codice di procedura civile l’art. 445bis (rubricato «accertamento tecnico preventivo obbligatorio»), che impone a chi intende proporre domande in materia di invalidità civile o di pensione di inabilità l’obbligo di adire preventivamente il giudice per la verifica preventiva delle condizioni sanitarie legittimanti la pretesa.Con d.lgs. 1-9-2011, n. 150, emanato dal Governo in attuazione della delega contenuta nell’art. 54 della legge 69/2009, sono state introdotte «disposizioni complementari al codice di procedura civile in materia di riduzione e semplificazione dei procedimenti civili di cognizione», la cui finalità è quella di ridurre a soli tre modelli processuali fondamentali (rito ordinario di cognizione, rito del lavoro, rito sommario di cognizione) la vasta con­gerie di procedimenti speciali confusamente disseminata nell’ordinamento.La legge 12-11-2011, n. 183 (cd. legge di stabilità finanziaria per l’anno 2012), ha in primo luogo modificato in più punti il codice di procedura civile al fine di favorire l’impiego della posta elettronica certificata per la comunicazione degli atti del processo. In secondo luogo, la predetta legge ha innovato sensibilmente la disciplina del processo in grado di appello, allo scopo di rendere più snella e rapida la decisione delle cause anche nella fase di impugnazione. Si segnala che sul punto è intervenuto anche il decreto-legge 22-12-2011, n. 212 (non ancora convertito nel momento in cui viene licenziato questo testo), che ha previsto un particolare meccanismo di estinzione dei procedimenti pendenti in grado di appello da oltre tre anni.Il volume è, inoltre, aggiornato alla legge 29-12-2011, n. 218 (pubblicata in G.U. n. 4 del 5-1-2012), che ha risolto le dibattute questioni interpretative concernenti il dimezzamento dei termini di costituzione dell’opponente nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo.In questa edizione, come di consueto, l’esposizione dei citati interventi normativi – illustrati con quello stile semplice e schematico che costituisce il tratto distintivo del compendio – è avvenuta ponendo in risalto gli elementi di novità più importanti, in modo da offrire al lettore una sintesi efficace ed esauriente degli istituti, nonché delle prevedibili ricadute pratiche che tali novità produrranno sui delicati meccanismi processuali.
Un dettagliato indice analitico-alfabetico completa il volume per un immediato reperimento dell’argomento ricercato.