Colazione da Tiffany di Truman Capote edito da Garzanti

Colazione da Tiffany

Editore:

Garzanti

Traduttore:
Tasso B.
Data di Pubblicazione:
8 novembre 2007
EAN:

9788811683452

ISBN:

8811683459

Pagine:
128
Formato:
rilegato
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Trama Colazione da Tiffany

Holly Golightly, la protagonista di questo estroso romanzo breve, è una cover-girl di New York, attrice cinematografica mancata, generosa di sé con tutti, consolatrice di carcerati, eterna bambina chiassosa e scanzonata. È un personaggio incantevole, dotato di una sorprendente grazia poetica. Intorno a lei ruotano tipi bizzarri come Sally Tomato, paterno gangster ospite del penitenziario di Sing Sing, O.J. Berman, il potente agente dei produttori di Hollywood, il "vecchio ragazzo" Rusty Trawler, Joe Bell, proprietario di bar e timido innamorato...

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 23 recensioni

Uno dei romanzi più belli di sempreDi m. carlo-23 marzo 2018

Colazione da Tiffany è il romanzo più conosciuto dell'autore americano Truman Capote. La storia è quella di una giovane ragazza che intrattiene rapporti con uomini facoltosi, una donna molto particolare. Uno dei romanzi più belli di sempre.

Un libro amaroDi C. Arianna-18 marzo 2012

Ecco il libro da cui è nato il famosissimo film. L'origine di uno dei pezzi più indimenticabili della storia cinematografica (se non altro per fama-moda-e citazioni) ... Peccato però scoprire che molto, davvero tanto della trama in realtà rispecchia gran poco della pellicola. Il libro è breve, amaro e per nulla appassionante. Quasi noioso, distante dai colori del film, tutti "così" anni 60 e sopratutto distante dalla zuccherosità dell'happy-ending hollywoodiano. Unica cosa in comune, forse, risiede proprio in quella Moon River che tanto bene accenna alla melanconia del libro.

Colazione da TiffanyDi G. Irene-12 marzo 2012

Libretto grazioso, fra i lavori più famosi dell'autore, Truman Capote, grazie - di certo, non v'è altra ragione - al famosissimo film omonimo tratto appunto da quest'opera: si tratta di un romanzo breve carino, ma che assolutamente non regge il confronto con la bella, romantica e divertente pellicola con Audrey Hepburn.

Lunatica protagonistaDi C. Antonia-17 febbraio 2012

Ho trovato questa storia bizzarra. Holly non si capisce chi è e come vive, potrebbe sembrare un'accompagnatrice, è tremendamente capricciosa e irresponsabile, per fortuna sta simpatica a molta gente che è disposta a prendersi cura di lei, ma nessuno può contare di essere mantenuto a vita. Esiste un posto come Tiffany dove Holly sarebbe disposta a metter su casa?

Il mondo di HollyDi P. Beatrice-1 febbraio 2012

Non ho mai visto il film ma conoscendo la fama di questo libro ho deciso di leggerlo. Un racconto breve ma non molto intenso come speravo. La storia l'ho trovata un po' scialba e senza alcun coinvolgimento. La protagonista, Holly, è la classica donna immatura e superficiale che crede di poter ottenere tutto con la sua bellezza e il suo fascino. Forse sarò l'unica a pensarla così, ma non mi è proprio piaciuto, pensavo a qualcosa di diverso che mi avrebbe trasmesso qualcosa in più.

Colazione da TiffanyDi V. Giacomo-25 settembre 2011

Conosco a menadito il film che ne è stato tratto, e allora ho deciso di leggermi anche il romanzo di Capote. Che dire allora? A volte le strade del successo sono imperscrutabili e misteriose e quanto con le migliori intenzioni si va incontro a un fiasco, tanto capita talora che il concorso accidentale di circostanze casuali e perfino non volute generino un'opera che è poi restata nel tempo. In questo caso, il regista non avrebbe dovuto essere Blake Edwards, né il costumista Yves Saint-Laurent, né la protagonista Audrey Hepburn. Si sa che l'autore del testo aveva concepito Holly Golightly pensando a Marilyn Monroe. E dunque tutto sarebbe dovuto risultare contraddittorio, se non fallimentare. E invece Fra l'altro si capisce il disappunto di Capote: infatti il personaggio del racconto è molto diverso da quello del film. Anche perché il film racconta un'altra storia e soprattutto con uno spirito diverso, eliminando lo humour caustico, satirico, sulfureo, paradossale e strampalato del racconto, introducendovi per contro una nota più malinconica e romantica che è del tutto assente nell'originale. Pochi adattamenti sono così infedeli come questo: non solo per l'happy end che manca nel racconto, ma per lo stravolgimento della storia concepita da Truman Capote. Che è tutta un'altra storia. L'incredibile è pero che proprio la pagina sia quella a subire l'usura del tempo. Oggi senza la trasposizione cinematografica il testo letterario sarebbe probabilmente dimenticato, tal quale il dandy che lo concepì se non fosse diventato a sua volta un personaggio. Tuttavia Holly 1 e 2 mantengono una vitalità alla Nietzsche che le rende di una evidenza fragorosa. Certo è che pur se accennate nella scrittura l'apparizione di Audrey Holly col tubino nero o quella con la chitarra in mano che accenna "Moonriver" sono quelle che in fin dei conti restano nella memoria.