Descrizione Nessun fiore sulle vostre tombe
Un noir sofisticato e cupo si snoda lungo le pagine di “Nessun fiore nelle vostre tombe” di Martin Holmén. Stoccolma, 1932. Harry Kvist è un ex pugile che da un po’ di tempo si guadagna la giornata come picchiatore su commissione. Uomo affascinante, magnetico, spesso corteggiato. Le donne, come ammette lui stesso, si sono sempre gettate ai suoi piedi, quasi fossero incapaci di “resistere a una sfida”, ma è nelle frequentazioni maschili che Kvist cerca di solito compagnia. Passione, ai tempi, quasi illegale e, soprattutto, da dover tenere ben celata per mantenere intatta la reputazione di duro necessaria nel suo lavoro. Un incarico apparentemente facile è il nuovo compito per cui è assoldatoa Harry in uno di quei gelidi giorni invernali. Un poveraccio, certo Zetterberg, deve dei soldi a uno che deve soldi a un altro e via dicendo. La solita storia, la solita catena. Harry deve andare a intimorire a suon di botte il debitore. Compito fattibile. Semplice, però, non lo rimane più, quando l’uomo è trovato morto. La polizia indaga, cerca l’ultima persona che lo ha visto vivo e picchiato a sangue. Qualcuno, è evidente, sta incastrando l’ex pugile, facendolo precipitare in un gioco molto più grande di lui. Martin Holmén gioca il suo noir tra i modelli americani dell’hard boiled e le ricercate indagini psicologiche tipiche dei romanzi di John Banville, creando un libro intrigante e appassionate.