Trama La città di pietra
In una città così non è facile essere bambini. Una città antica e di pietra. Capace di provocare dolori, ferite e piaghe, perché al contatto può essere rude e fredda, come la pietra, come la guerra. Sullo sfondo, la tragedia del secondo conflitto mondiale, un mostro dal quale il piccolo albanese protagonista di questa storia sa difendersi come solo i bambini sanno fare. Per lui che ancora non conosce la follia dei grandi, tutto assume una parvenza di gioco e di scoperta: l'oscuramento, le fughe nei rifugi antiaerei, le divise dei soldati e la casa misteriosa che ospita tante belle signore straniere. Un folto gruppo di personaggi stravaganti e indimenticabili lo accompagna nel suo cammino per la città di pietra: il nonno che parla turco e che lo fa fumare, gli zingari dai magici violini, l'irraggiungibile Margherita e la non castissima Susanna, la donna barbuta e le ultracentenarie che, stagione dopo stagione, lo guardano diventare uomo.
Recensioni degli utenti
La città di pietra-4 novembre 2010
bellissimo, di grande respiro poetico, alterna magistralmente dolcezze e asperità, come la sua terra. Un grande autore, una bellissima "fabula" che conserva quel retrogusto dic enere fredda che associo ai "cunti" magici e ipnotizzanti della mia infanzia.
Un bambino e una città-14 ottobre 2010
Lo stile particolare di questo inconfondibile scrittore apre il romanzo con la descrizione di una città; una città di pietra, solida, concreta, reale. Eppure allo stesso tempo non reale, ma immaginaria, metaforica: non una città, ma un essere vivente che fagocita, stritola tutto ciò che contiene. Altri esseri viventi. Anche se si può imparare a viverci, diventanto forti; finchè non arriva la guerra, a rendere le cose ancora più dure e a distruggere anche quelli che avevano superato le difficoltà poste dalla pietra. Ma non tutti.