La cicatrice

Mauro Bruzzese è un ragazzo calabrese che vive in una sperduta campagna, insieme alla famiglia. Il padre, Mommo, è un tipo violento e ubriacone, che abusa spesso della madre. Oltretutto, all'insaputa della moglie, sottopone il figlio a una sorta di rito d'iniziazione: una bruciatura ripetuta più e più volte sul bicipite, per ricavarne una cicatrice, segno distintivo della famiglia. A nulla vale l'intervento del professore d'italiano di Mauro, che anzi rimane vittima di un pestaggio che lo obbliga al trasferimento. Mommo Bruzzese diventa sempre più brutale, costringendo la sua famiglia a una totale e crudele sottomissione. La cicatrice sul braccio di Mauro è prossima a formarsi, quando il padre, in un accesso di violenza, si sente male. Colpito da infarto cerebrale, Mommo Bruzzese trascorre gli ultimi mesi di vita su una carrozzina. Mauro, nonostante tutto, si riavvicina a lui. Intuendo che l'uomo sta per morire, decide di perdonarlo e di ultimare insieme a lui la cicatrice.