Ci siamo caduti tutti dentro

Riflessi, a cui a stento i personaggi dei racconti di "Ci siamo caduti tutti dentro" cercano di aggrapparsi. Nel degrado della carne venduta per denaro di una bambina in una Bangkok senza tempo, a cui rimane solo una semplice biglia di vetro, venata di rosso, per trattenere il dolore della violenza. Nell'acqua in cui il primo uomo e la prima donna riconoscono se stessi prima di trovare l'uno l'altra. Non è della tragedia della vita che ci parlano i due autori, ma della tragedia alla vita, a cui si protendono generosi, desiderandola, con voce decisa. Capaci di cambiare registro e stile, come nella comicità di "Un diabolico concorso". Dando voce all'umanità del mito, negli occhi che si bagnano di lacrime di speranza della Medusa, che non potrà mai riflettersi nello sguardo della persona amata. Una raccolta di racconti proveniente da tempi e luoghi diversi che fa sorridere, pensare, indignare.