Chengyu. Cento aforismi della tradizione cinese di Giorgio Trentin edito da Quodlibet

Chengyu. Cento aforismi della tradizione cinese

Editore:

Quodlibet

Collana:
Orienti
Data di Pubblicazione:
5 dicembre 2017
EAN:

9788822900647

ISBN:

8822900642

Pagine:
320
Formato:
brossura
Argomento:
Linguistica comparata e storica
Acquistabile con o la

Descrizione Chengyu. Cento aforismi della tradizione cinese

I chengyu rappresentano una delle espressioni più profonde dell'antica Cina. Sebbene queste locuzioni idiomatiche, spesso formate da soli quattro caratteri, siano entrate nei secoli nella parlata comune, esse sono in realtà il frutto della grande tradizione storica, filosofica o letteraria. Come sottolinea l'autore, non sempre - anzi, molto raramente - il senso del chengyu è strettamente collegato al significato dei suoi termini. In altre parole, «la somma della traduzione letterale dei componenti non trasmette quasi mai direttamente e interamente il significato di cui l'espressione è in realtà portatrice». Ne può essere un esempio «huà long diàn jing», la cui traduzione letterale suonerebbe «dipingere draghi e tratteggiarne le pupille», ma che intende invece indicare l'aggiunta di un tocco finale (una parola, una frase) che dia eleganza a un discorso, il tocco da maestro, insomma. Questo lavoro offre al lettore una scheda esaustiva dei chengyu qui antologizzati, affiancando al testo e ai suoi significati anche l'identificazione delle fonti, nonché il passo che ha dato origine all'aforisma, presentandolo ove possibile nella sua completezza, in modo da poter ricostruire la storia della locuzione attraverso il testo che l'ha generata. Questo lavoro offre al lettore una scheda esaustiva dei chengyu qui antologizzati, affiancando al testo e ai suoi significati anche l’identificazione delle fonti, nonché il passo che ha dato origine all’aforisma, presentandolo ove possibile nella sua completezza, in modo da poter ricostruire la storia della locuzione attraverso il testo che l’ha generata. I chengyu rappresentano una delle espressioni più profonde dell’antica Cina. Sebbene queste locuzioni idiomatiche, spesso formate da soli quattro caratteri, siano entrate nei secoli nella parlata comune, esse sono in realtà il frutto della grande tradizione storica, filosofica o letteraria. Come sottolinea l’autore, non sempre – anzi, molto raramente – il senso del chengyu è strettamente collegato al significato dei suoi termini. In altre parole, «la somma della traduzione letterale dei componenti non trasmette quasi mai direttamente e interamente il significato di cui l’espressione è in realtà portatrice». Ne può essere un esempio «huà lóng dia?n j?ng», la cui traduzione letterale suonerebbe «dipingere draghi e tratteggiarne le pupille», ma che intende invece indicare l’aggiunta di un tocco finale (una parola, una frase) che dia eleganza a un discorso, il tocco da maestro, insomma.

Prodotto momentaneamente non disponibile
€ 25.00

Inserisci la tua e-mail per essere informato appena il libro sarà disponibile

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti