La cattiva strada

Con La cattiva strada Paola Barbato ritorna in luoghi a lei conosciuti, non quelli oscuri, ma quelli apparentemente tranquilli, dove il male si insidia con calma e in profondità, lasciando ferite permanenti. Barbato ama infatti ambientare le sue storie in contesti banali e apparentemente tranquilli perché l’essere umano può essere più agghiacciante di un mostro. Accade lo stesso per il protagonista di La cattiva strada, un uomo come tanti, mai troppo vistoso, mai davvero appassionato, mai capace davvero. Fino al giorno in cui scopre che in qualcosa è davvero bravo e che l’incarico che gli è stato assegnato, quello di corriere, lo sa fare con maestria e assumendosi i suoi rischi con coraggio. Ma che cosa trasporta Giosciua Gambelli? Lui non lo sa e non lo vuole sapere: sa che è qualcosa di illegale, qualcosa che fa male, qualcosa di oscuro, ma la voglia di farcela, di essere finalmente qualcuno, lo spinge a continuare e a non farsi troppe domande. Fino al giorno in cui apre una delle scatole che trasporta, per paura di averla danneggiata, e firma così il suo atto di morte. La cattiva strada di Paola Barbato è un romanzo che penetra nelle viscere perché Giosciua Gambelli è ognuno di noi.