Il castello di Franz Kafka edito da Feltrinelli

Il castello

Editore:

Feltrinelli

Edizione:
2
A cura di:
U. Gandini
Data di Pubblicazione:
4 aprile 2008
EAN:

9788807821035

ISBN:

8807821036

Pagine:
386
Formato:
brossura
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Trama Il castello

L'ultimo romanzo, incompiuto, di Kafka, la cui stesura ebbe inizio nel gennaio 1922 (l'autore non ha ancora quarant'anni e ne mancano due alla morte per tubercolosi faringea) e proseguì fino al settembre dello stesso anno. Non esiste una versione definitiva dell'autore che anzi dispose che il manoscritto fosse distrutto. Più che un romanzo "Il castello" si può definire un insieme di frammenti in cui il personaggio K., arrivato a un non-luogo, un misero villaggio immerso nel freddo, tenta di avvicinarsi alla meta, il Castello appunto. Sono frammenti di "vuoto", "stanchezza", "solitudine", presentimenti di una non-vita che attende l'autore nei meandri dell'ultima meta. L'introduzione è di Sergio Quinzio.

Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 4 recensioni

Da leggereDi a. stefano-12 maggio 2012

Il libro è una metafora per esprimere l'impossibilità per il singolo individuo, e la frustrazione che ne consegue, di entrare in contatto con le autorità o più in generale con chi è detentore di potere. La trama e la struttura assomigliano molto a quelle de Il processo. Tuttavia c'è un però... Credo che Il castello abbia molta più atmosfera, e scritto senz'altro con una scorrevolezza migliore de Il processo.

Un agrimensoreDi C. Michele-9 maggio 2012

Un agrimensore viene chiamato per prestare servizio presso un castello gigantesco che sovrasta un villaggio. Ne"Il castello"ritroviamo i temi tanto cari a Kafka. Il senso di angoscia e di soffocamento, l'attesa snervante e spasmodica, l'impotenza. Una metafora della vita molto probabilmente con uno sfondo reilgioso.

Il castelloDi N. Luca-15 marzo 2012

Quest'opera di Kafka rappresenta una metafora della vita vista come attesa, oppressione di meccanismi burocratici potenti e oscuri, questo libro disegna uno spietato affresco della condizione umana. I destini individuali sono schiacciati dall'impersonalità della legge e dei regolamenti. Lo stile narrativo è perfetto, asciutto e puntuale.

KAFKA MINOREDi M. Carlo-14 maggio 2011

L'impronta kafkiana è indelebile. La fatica dell'agrimensore è sisifea e tutto il mondo che ruota intorno al personaggio congiura contro di lui. Lucida la polemica contro le istituzioni; l'amministrazione è l'Idra che soffoca tutto, nel suo insulso ruotare a vuoto. La prosa, però, è più lenta e pesante del solito.