La casa nel bosco di Gianrico Carofiglio, Francesco Carofiglio edito da Rizzoli

La casa nel bosco

Editore:

Rizzoli

Collana:
BUR Best BUR
Data di Pubblicazione:
28 aprile 2016
EAN:

9788817088329

ISBN:

8817088323

Pagine:
184
Formato:
brossura
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Trama La casa nel bosco

"È tutto accaduto, più o meno". È l'incipit di un grande romanzo e peccato sia stato già scritto da Kurt Vonnegut, perché sarebbe l'attacco ideale per questa storia. Anzi, per queste storie. I due protagonisti - e autori - sono fratelli ma non si frequentano molto, forse nemmeno si sopportano molto. Vite diverse, caratteri diversi e forse anche qualche lontano rancore, lasciati covare sotto la cenere per troppo tempo. Adesso però gli tocca stare insieme, almeno per qualche ora: devono dare un'ultima occhiata alla casa di villeggiatura della loro infanzia - la casa nel bosco - prima di consegnare le chiavi al nuovo proprietario. Sembra solo un adempimento banale anche se un po' triste e invece diventa l'occasione, inattesa e sorprendente, per un viaggio nella memoria, per una riconciliazione, per un inventario buffo e struggente di oggetti, luoghi, odori, storie e soprattutto sapori. In una sequenza di dialoghi fulminanti, comici e commoventi, Gianrico e Francesco Carofiglio (rigorosamente disposti in ordine di anzianità) percorrono il crinale sottile che divide affetto e rivalità, divertimento e malinconia, nostalgia e disincanto. Un memoir a quattro mani che racconta di amicizie perdute, di amori rubati, di vecchi fumetti e di torte di ricotta. Un ricettario, non solo metaforico, dell'infanzia, dell'adolescenza e di un'età adulta ancora capace di riservare sorprese.

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2 di 5 su 1 recensione

Fratelli rimembrano Di S. Paolo-4 giugno 2016

Ricordi di infanzia, niente più, con aneddoti piacevoli ma scarsamente significativi. Operazione già compiuta da altri: addirittura il ricettario finale pare mutuato dalle memorie siciliane della Agnello-Hornby. Unica novità è il dialogo tra fratelli e la scrittura a quattro mani, ma se si pensa a quanto prodotto dai due autori, e in particolare da Gianrico, si può accettare un’opera come questa come una parentesi dovuta al momentaneo ravvicinarsi dei due fratelli, che hanno necessariamente voluto mettere su carta l’evento.