Le carte mescolate. Vecchie e nuove di Dante Isella edito da Einaudi

Le carte mescolate. Vecchie e nuove

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
10 marzo 2009
EAN:

9788806195069

ISBN:

8806195069

Formato:
brossura
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Descrizione Le carte mescolate. Vecchie e nuove

Nel corso del 2007 Dante Isella aveva pensato di ripubblicare le "Carte mescolate", un libro uscito nel 1987 che conteneva alcuni suoi capitali contributi di metodologia e pratica filologica. Presto l'indice del volume cominciò ad arricchirsi con l'aggiunta di numerosi saggi mai raccolti prima e le "carte mescolate nuove" diventarono alla fine più numerose delle "vecchie". L'indice è stato rimodellato a lungo e sarebbe stato probabilmente ancora ritoccato se Isella non ci avesse lasciato il 3 dicembre del 2007. Silvia Isella ne ha recuperato l'ultima versione e ha curato il volume attenendosi alle ultime volontà del padre. Il libro risulta dunque una sorta di testamento dello studioso, una raccolta di saggi attraverso i quali il lettore può ripercorrere l'assidua lezione di filologia che Isella ha dispiegato affrontando gli scrittori più amati: dal Parini al Manzoni, dal Porta al Dossi. Ma nel volume non mancano contributi su autori da Isella meno frequentati: vi compare l'unico suo saggio dantesco, uno studio sui sonetti del Bramante, un altro su un madrigale di Michelangelo. Sempre con un atteggiamento di rigorosa adesione ai testi e di calorosa empatia con gli uomini che questi testi hanno scritto. Perché per fare filologia d'autore è necessario entrare nei meccanismi creativi degli scrittori, capirne il carattere, studiarne la vita. Per questo Isella non si è occupato di tutti, ma solo degli autori che sentiva vicini per sentire etico e letterario.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 1 recensione

Le carte mescolate vecchie e nuoveDi g. andrea-5 ottobre 2010

A me è piaciuto molto, ma avverto chi volesse leggere questo saggio che parecchie sua parti hanno un contenuto molto tecnico (laddove, per esempio, si occupa delle varianti d'autore in Tasso, Manzoni o Parini) che potrebbe riuscire indigesto a lettori privi di formazione filologica. Contiene tuttavia anche saggi brevi e articoli d'interesse più generale, spesso anche godibili, su curiosità lessicali o letterarie o su questioni metodologiche.