La carrozza della Santa di Cristina Cassar Scalia edito da Einaudi

La carrozza della Santa

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
31 maggio 2022
EAN:

9788806251390

ISBN:

8806251392

Pagine:
284
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione La carrozza della Santa

Catania ha appena salutato Sant’Agata e la meravigliosa festa che accompagna la sua celebrazione e febbraio è stranamente freddo nel sud della Sicilia. In La carrozza della Santa, Vanina Guarrasi ha appena finito di festeggiare e di mangiare gli avanzi di una grande cena di arancini e cassatine quando la chiamano per risolvere un omicidio. Un uomo è stato trovato morto di fronte al municipio della città proprio dentro ad una delle carrozze che trasportavano la Santa e le piste per risolvere il caso sono molto confuse. Cristina Cassar Scalia ci riporta sulla via di una grande investigatrice a cui il pubblico si è ormai affezionato grazie alla sua ironia, alla sua esistenza sdrucita, di corsa e piena di ragionevolezza. Vanina chiede aiuto a Biagio Patané, commissario in pensione che riesce però sempre a mostrare il lato nascosto delle indagini. Il sindaco nel frattempo chiede una risposta alla Guarrasi perché il caso sta diventando di importanza nazionale. Chi era Vasco Nocera? E perché è morto? Biagio e Vanina cominciano ad indagare sulla vita privata dell’uomo ucciso perché forse lì si nasconde il movente, che forse poco ha a che fare con Sant’Agata e con i loschi giochi di potere che si celano anche dietro ad una festa religiosa e popolare. La carrozza della Santa è una spassosa passeggiata tra le vie di Catania, tra intrighi da risolvere e sguardi da evitare. Vanina Guarrasi e Biagio Patané danno il meglio in un noir firmato Cristina Cassar Scalia.

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3 di 5 su 1 recensione

Un altro episodio che non convinceDi M. Renzo-29 dicembre 2022

E con questo sono cinque, anzi sei, i romanzi che ho letto con protagonista il vice questore Vanina Guarrasi, episodi di una serie nati dalla penna di Cristina Cassar Scalia. Sono sei e non cinque, perché di tutti ho scritto la recensione, tranne di uno, Il talento del cappellano, che non mi era assolutamente piaciuto, tanto forse da meritare una nota negativa, ma che ho voluto considerare un incidente di percorso, tale da non inficiare un giudizio di una serie nel complesso positivo. Ho sperato in un caso del tutto occasionale, in una prova non riuscita, convinto che con il successivo avrebbe rimediato. Purtroppo così non è stato, perché La carrozza della santa, pur partendo decisamente bene con questo morto ammazzato rinvenuto in una pozza di sangue nellandrone del municipio, dentro una delle Carrozze del Senato e in occasione della conclusione dei lunghi festeggiamenti in onore di SantAgata, ha palesato quasi da subito una pericolosa involuzione, con limpressione di un qualcosa di già letto. Infatti puntuali, come in una telenovela, è ricomparsa la ricerca dellultimo mafioso che aveva assassinato il padre di Vanina, in uno con la tormentata vicenda damore con Paolo Malfitano, procuratore aggiunto in perenne lotta con la criminalità organizzata siciliana. Poi ritornano tutti gli altri della squadra investigativa, della polizia scientifica, lamica avvocata perennemente in movimento e lui, lex commissario Biagio Patanè, con la consorte sempre più gelosa, una figura quella del funzionario di polizia in pensione che forse in origine doveva essere occasionale, ma che diventa sempre più importante, sia come presenza, sia come intuizioni relativamente alle indagini. Ci sono i piccoli screzi, gli amori che sbocciano, pasti luculliani, insomma tutti aspetti degli episodi precedenti, e sarebbero anche utili allopera se poi invece non risultassero carenti gli aspetti tipici del giallo, con una conclusione che francamente è del tutto campata in aria. Daltra parte la scrittrice intende privilegiare altre cose, altri aspetti, ma, dimenticando che si tratta di un poliziesco, mi sembra logico che le indagini dovrebbero essere i fini del romanzo, e non un pretesto. Come puro svago La carrozza della santa può andare, pur presentando un ritmo non omogeneo, ma come letteratura di genere viene meno ai suoi scopi, il che comporta che, giunti al termine, si resti con lamaro in bocca, certamente non convinti della soluzione del caso, affrettata e con non poche incongruenze. Si può leggere certamente, ma consapevoli dei non pochi limiti.