Come cambia la Costituzione? Guida alla lettura della riforma costituzionale
- Editore:
Giappichelli
- Data di Pubblicazione:
- 14 luglio 2016
- EAN:
9788892104617
- ISBN:
8892104616
- Formato:
- brossura
Descrizione Come cambia la Costituzione? Guida alla lettura della riforma costituzionale
Approvata in via definitiva dalla Camera nell’aprile del 2016, la riforma costituzionale entrerà in vigore solo se otterrà l’approvazione da parte dei cittadini che saranno chiamati ad esprimere il loro voto nell’ottobre del 2016.
A differenza di quanto avviene quando gli elettori sono chiamati a votare per i referendum abrogativi, non sarà questa volta necessario – per esplicita previsione dell’art. 138 Costituzione – che venga raggiunto un quorum di partecipazione. Non è cioè necessario che si rechi alle urne la maggioranza degli aventi diritto al voto.
Ciò significa che se prevarranno i sì, avremo una Costituzione significativamente diversa da quella attualmente in vigore. Viceversa, se saranno i contrari alla riforma a prevalere, le cose resteranno come sono.
L’impatto che la riforma potrà avere sulla vita delle istituzioni e, di conseguenza, di tutti i cittadini, sommato alla estrema complessità della materia oggetto del referendum costituzionale, sono le ragioni che hanno portato alla redazione di questo volume che si pone l’obiettivo di provare a spiegare a chiunque sia interessato le principali novità apportate dalla riforma e dunque i cambiamenti che si potranno osservare.
Dopo l’analisi delle principali innovazioni contenute nella legge costituzionale di riforma, si darà anche conto delle obiezioni che alla stessa vengono mosse. In questa parte del lavoro si metteranno in luce sia le critiche che a nostro avviso appaiono infondate sia quelle che invece riguardano punti effettivamente problematici.
Tutto ciò premesso, per onestà intellettuale nei confronti dei lettori, deve sin da subito evidenziarsi che i tre autori di questo volume – tutti e tre studiosi del diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano Statale – ritengono che i pregi della riforma siano superiori agli aspetti critici che pure essa presenta e che verranno analizzati. Tanto che, anche qualora dovesse prevalere il no nel voto referendario, gli elementi centrali di questa riforma dovranno a nostro avviso costituire la base di partenza per intavolare una nuova discussione finalizzata ad apportare quelle modifiche all’architettura istituzionale del nostro Paese che rimarranno, in ogni caso, necessarie.