Il calore del sangue di Irène Némirovsky edito da Adelphi

Il calore del sangue

Editore:

Adelphi

Traduttore:
Berello A.
Data di Pubblicazione:
8 ottobre 2008
EAN:

9788845923128

ISBN:

8845923126

Pagine:
155
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Il calore del sangue

Ci sono romanzi brevi più densi di emozioni e di vicende di certi romanzoni da ottocento pagine e passa. Ed è esattamente il caso di "Il calore del sangue". Questa volta Irène Némirovsky punta il suo obiettivo non già sul milieu dell'alta borghesia ebraica in cui è cresciuta, né su quello dei ghetti dell'Europa orientale, bensì sul piccolo, angusto, gretto mondo della provincia francese. Il quadro è, in apparenza, di quieta, finanche un pò scialba agiatezza campagnola: la figlia di due ricchi proprietari terrieri sta per sposare l'erede di un'altra famiglia in tutto e per tutto simile, un bravo ragazzo, come si dice, innamorato e devoto. Eppure bastano poche note stridenti (che l'autrice è abilissima a insinuare fin dalle prime pagine) per farci intuire che dietro la compatta, liscia superficie di perfetta felicità agreste - in cui sembra che ogni sentimento si sia come pietrificato - si spalancano voragini insospettate: nessuno, insomma, è al riparo dalla passione, dalla violenza, persino dal delitto, quando è spinto e travolto dal "calore del sangue".

Spedizione GRATUITA sopra € 25
€ 10.45€ 11.00
Risparmi:€ 0.55(5%)
Disponibilità immediata
Ordina entro 23 ore e 59 minuti e scegli spedizione espressa per riceverlo martedì 7 maggio
servizio Prenota Ritiri su libro Il calore del sangue
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 16 recensioni

La Némirovsky è veramente un'artista Di L. Michela-10 marzo 2012

Intanto mi piace moltissimo il suo modo di scrivere, misurato ed elegante. Poi mi piace il "genere", in quanto io resto comunque un'amante dei classici ottocenteschi, e lei vi si inserisce alla perfezione. La sua analisi delle pulsioni umane più elementari e violente è lucida e disarmante: siamo nella borghesia campagnola, dove uomini maturi benestanti sposano giovani ragazze. La Némirovsky è come sempre magistrale nel dipingere dei personaggi controversi, nello scandagliare l'animo umano nel bene e nel male, nel farci vivere quei sentimenti che "scaldano il sangue".

Il calore del sangueDi f. lucio-8 agosto 2011

Avevo letto già Jezabel dell'autrice, e ero rimasto alquanto deluso, invece ho ritrovato ne Il calore del sangue la stessa Némirovsky già conosciuta e apprezzata in Suite francese e in altri suoi romanzi letti in precedenza: ancora una volta, dunque, l'Autrice si rivela profonda conoscitrice dell'animo umano, non solo femminile, di cui risulta capace di rappresentare ogni sfumatura; ancora una volta riesce a descrivere sentimenti e motivare comportamenti in maniera impareggiabile; a riconoscere le autentiche pulsioni del sangue, nascoste dietro agli atteggiamenti di convenienza e condizionamento sociale. Ancora una volta si legge un quadro autentico dei rapporti affettivi in una società borghese, con le sue piccolezze e meschinerie, fuori da quel tempo e da quel luogo, bensì attuali e universali. Ancora una volta la storia e gli intrecci non sono banali, né banalizzati. E ancora una volta la Némirovsky si conferma una vera Scrittrice.

Il calore del sangueDi L. Michele-4 agosto 2011

Vi regalerà emozioni, purchè sappiate che è un opera lasciata incompiuta dall'autrice. Ma è interessante anche così, con questa sua costruzione a mano a mano più serrata verso il nocciolo della questione (quel verso di Ezechiele sotto citato) . Si parte da lontano, si entra nella campagna francese, tra i contadini. Lo scorrere del tempo. La gioventù furiosa ora passata, il camino acceso, il bicchiere di vino all'osteria. Poi, si cominciano a mettere delle trappole. La bella con il marito anziano. L'amante della bella. L'altra belloccia con il marito giovane ed un po' "cretino". Lo stesso amante dell'altra. La tragedia di una morte. Fino a scoperchiare tutte le pentole (e non vi dirò quali) . Perché l'amore, quello vero, quello che tira fuori il bello di te, lo puoi far sopire, ma non lo dimenticherai. Mai!

Il calore del sangueDi C. Lello-24 luglio 2011

Mi è rimasto impresso il personaggio principale, ma la storia non mi ha convinto appieno. Un libro di quelli che amo io: capace di incidere e lasciare dei segni veri nella memoria. Sì, questo libro si spalanca nella propria fine, in quel bacio che non è bacio d'amore, ma bacio del sangue e che proprio per questo non è meno vero o meno salubre.

Il calore del sangueDi R. Mario-12 luglio 2011

Come quasi tutti i libri della nemirovski venne pubblicata dopo la sua morte: la seconda parte è stata custodita dalla figlia per oltre sessant'anni dopo la morte di in un lager nazista. E' stupefacente osservare come l'autrice, russa di nascita, altoborghese come estrazione sociale, sia riuscita a descrivere un ambiente di piccoli possidenti terrieri del Nord della Francia e come si sia compenetrata fino a scriverne in prima persona nelle loro abitudini, nei loro usi, nei loro pensieri più intimi, nei loro segreti più riposti. Un piccolo libro ma una grandissima scrittrice, un piccolo libro che, finito, si lascia con rimpianto ma con il proponimento di tornare a sfogliarlo. Ripetiamo il consiglio già dato per altre opere dell'Autrice: prima di iniziarne la lettura leggete la nota al fondo del libro: vi aiuterà a inquadrare meglio l'autrice a la sua storia.

Il calore del sangueDi F. Sergio-11 luglio 2011

Straordinaria abilità ci vuole per condensare in 140 pagine una storia del genere. E' il primo romanzo che leggo di questa autrice e devo dire che è stato veramente una piacevole scoperta. Mi è piaciuto talmente che pur avendolo finito non ho ancora riposto il libro in libreria, probabilmente lo rileggerò subito. Notevole il modo in cui l'autrice riesce a ricreare l'ambientazione, questa campagna francese in cui in apparenza tutto è perfetto, le persone si conoscono tra di loro ma mantengono un freddo distacco. Ed infatti si copre poi nel finale che anche le persone più insospettabili così perfette non sono ma hanno anche loro scheletri nell'armadio. Il libro passa dall'essere un romanzo in cui ha una grande importanza la descrizione del paesaggio e dell'umanità che vive in quella campagna ad un ritmo ed una trama da giallo, in cui l'argomento principale diventa il disvelamento del crimine che è stato commesso. Questo porterà al gran finale in cui tutti hanno da perdere nel voler fare luce sul misfatto. La storia è veramente ben costruita e la narrazione scorre fluida; veramente ben scritto. Sicuramente questo libro merita ampiamente il massimo dei voti.