Il calamaio dell'inquisitore
- Editore:
Cult Editore
- Collana:
- Graffiti
- Data di Pubblicazione:
- 1 gennaio 2010
- EAN:
9788863920574
- ISBN:
8863920575
- Pagine:
- 180
- Formato:
- brossura
Trama Il calamaio dell'inquisitore
In una fredda giornata di fine gennaio scompare misteriosamente il priore dell'Abbazia di San Fedele in Poppi, una cittadina ai margini orientali del Granducato. Delle indagini viene incaricato Tommaso Crudeli, dottore in legge, originario di quel luogo, coadiuvato dal dottor Cocchi, scienziato e medico poliglotta. Proprio quando l'oscura trama sta per essere svelata, l'inquisizione ottiene la cattura del detective, cui seguirà una lunga detenzione e la condanna. All'origine di tutto c'è la traduzione di una lettera proibita. Siamo nella prima metà del Settecento, quando il governo granducale è da poco passato dai Medici ai Lorena e in tutta Europa si prepara il movimento dei lumi. Quello a Tommaso è uno degli ultimi processi del Sant'Uffizio in Toscana, dove i tribunali dell'inquisizione verranno sciolti qualche decennio dopo. E Tommaso è "l'ultimo perseguitato" che, nel racconto, diviene il simbolo dei diritti civili violati, portando finanche nel corpo ben visibili i segni del sopruso e dell'intolleranza. Un thriller storico che ci fa rivivere le sensazioni di una Toscana minore, in cui si sente l'eco delle contraddizioni della grande storia alle soglie della modernità.
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Recensioni degli utenti
Il bene e il male attraverso la storia-12 settembre 2010
Ispirato ai canoni del migliore romanzo storico,"Il calamaio dell'iquisitore" si arricchisce delle atmosfere del triller e della capacità dell'autore di ricostruire il contesto storico, frutto di un lavoro di seria ricerca. Deliziose le descrizioni dei luoghi e dei piccoli particolari come quello sulla salamandra gialla e nera che caratterizza anche la fauna dei luoghi o la nota sulla cura igienica per le parrucch. Queste accurate "immagini" calano davvero il lettore nel tempo del romanzo.Il protagonista è reso per quello che storicamente è stato, una persona eccezionale, in grado di andare controcorrente anche quando farlo includeva rischi enormi. l'Inquisitore, ben descritto fisicamente e particolarmente ben connotato psicologicamente nel flash-back della sua adolescenza in seminario, concentra in sè l'essenza dell'aridità giustizialista dell'epoca. Invenzione letteraria ispirata alla struttura del Manzoni con le storie a scatola cinese(vedi Monaca di Monza) o semplicemente riflesso degli ultimi eventi di cronaca sulla pedofilia dei preti? Non si può far a meno di apprezzare la figura femminile di Nina, forte e pratica, noncurante del suo destino da "zitella"(a quel tempo particolarmente triste e sconveniente)e legata ai veri valori degli affetti familiari.Ma allo stesso tempo innamorata di un sogno irrealizzabile. Se l'intento del libro era anche quello di delineare la personalità di un uomo eccezionale e coerente fino alla fine ai suoi ideali, l'autore è riuscito a farlo egregiamente. Bellissimo il messaggio lanciato di alto valore civile, di rispetto per la persona e per i suoi diritti inviolabili, che prescindono da ogni credo politico, religioso e filosofico...e da ogni epoca storica!
E' da una voce che nasce il coraggio-14 luglio 2010
Una storia avvincente che ci tiene con il fiato sospeso e ci fa conoscere momenti terribili dell'Europa moderna.Particolarmente delicata la descrizione dell'inverno casentinese, metafora del gelo che corre tra i due protagonisti: l'inquisitore e il prigioniero. In definitiva una storia di grande attualità quanto ai temi della tolleranza e della libertà individuale, dei diritti civili violati in un contesto dispotico pesantemente segnato dalla identificazione nella medesima mano di potere temporale e spirituale. Un libro che si legge con piacere e interesse, assolutamente da non perdere.
