Butcher's Crossing di John Edward Williams edito da Fazi

Butcher's Crossing

Editore:

Fazi

Collana:
Le strade
Traduttore:
Tummolini S.
Data di Pubblicazione:
18 giugno 2020
EAN:

9788893257701

ISBN:

889325770X

Pagine:
360
Formato:
brossura
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Trama Butcher's Crossing

«Bastava un solo sguardo, o quasi, per contemplare tutta Butcher’s Crossing. Un gruppo di sei baracche di legno era tagliato in due da una stradina sterrata e poco oltre, su entrambi i lati, c’erano alcune tende sparse». Ecco lo sperduto villaggio del Kansas dove, in una torrida giornata del 1873, giunge Will Andrews, ventenne bostoniano affamato di terre selvagge. L’America sta cambiando, la ferrovia in breve scalzerà la tensione verso l’ignoto che aveva permeato il continente, lasciando solo il mito della frontiera. Eppure, il giorno in cui Will sente sotto i piedi la sua terra promessa, esiste ancora la caccia al bisonte, un’esperienza portentosa, cruenta e fondante, archetipo della cultura americana.
È questo che il ragazzo vuole: dimenticare le strade trafficate ed eleganti di Boston e rinascere in una terra che lo accolga come parte integrante della natura. Ma in questi luoghi lontani dalla costa orientale e dalla metropoli gli uomini sono legnosi, stremati dall’attesa di un riscatto mai ottenuto e negli occhi custodiscono tutta l’esperienza del mondo. La caccia, l’atroce massacro di cui Will si rende complice, è un momento in cui si addensano simbologie, dove il rapporto tra l’essere umano e la natura diventa grandiosa rappresentazione, ma soprattutto è un viaggio drammaticamente diverso da ciò che il ragazzo si aspettava, da quel che immaginava di scoprire su se stesso e sul suo paese.
Rito iniziatico, memoriale della fine di un’epoca, Butcher’s Crossing è una riflessione sul rapporto tra l’essere umano e la natura, il racconto di una rivoluzione personale e collettiva che si produce sullo sfondo di un paesaggio quasi mistico.
Ci sono voluti cinquant’anni per riscoprire John Williams come uno dei più significativi scrittori americani del secolo scorso, e ora che il lettore italiano ha celebrato il successo di Stoner, ecco Butcher’s Crossing in edizione economica.

«Un romanzo spietato e refrattario a ogni romanticismo sull’illusione di poter controllare la natura. Forse tra i western più letterari che io abbia mai letto».
Bret Easton Ellis
«Butcher’s Crossing è un libro meraviglioso».

Matteo Nucci, «il venerdì di Repubblica»
«Un libro indimenticabile».

Emanuele Trevi, «La Lettura – Corriere della Sera»

«Dal punto di vista letterario regge senza dubbio il confronto con Stoner».
Tiziano Gianotti, «D di Repubblica»

«È incredibile come un romanzo scritto nel 1960 negli Stati Uniti riesca, parlando del West di fine Ottocento, a descrivere così bene la situazione del nostro paese. Anche se non dovremmo stupirci troppo: nella letteratura, nella vera letteratura, questo prodigio si ripete da secoli».
Marco Malvaldi, «TTL – La Stampa»

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5 di 5 su 2 recensioni

Un Moby Dick nel selvaggio WestDi S. Paolo-21 novembre 2021

Butchers Crossing è il confronto-scontro delluomo con la natura. Williams sceglie di ambientare il confronto nel Far West, il selvaggio Ovest americano dove l'uomo pretendeva di togliere ogni giorno alla natura un pezzo della sua immensità per condurla sotto il proprio dominio. Sono due le personalizzazioni principali delluomo di fronte allimmenso: Andrews, il giovane che proviene dallEst e che sceglie deliberatamente di abbandonare gli agi familiari per completare la sua esperienza proiettandosi il più lontano possibile da questi, e Miller, luomo-cacciatore-dominatore in attesa della Grande Impresa, che gli viene resa possibile proprio dallarrivo di Andrews. Il romanzo è il racconto dellimpresa, la Grande Caccia, l'atto di dominio finale delluomo sulla natura selvaggia, incarnata dalla più grande mandria di bisonti che si sia mai vista, una sorta di Balena Bianca delle praterie. E Achab-Miller ha deciso che non ci sarà un termine alla caccia se la sua Moby Dick non sarà sopraffatta per sempre. Il romanzo inizia con passo lento, che porta inesorabilmente i cacciatori verso il compimento della loro missione, quale che ne sarà lesito. Gli ambienti e i personaggi sono rappresentati con prosa magistrale. Le sofferenze degli uomini sono avvertite dal lettore come proprie, e chi legge si riconosce forse più in Schneider, lanima critica del gruppo che pure deve sempre cedere alle imposizioni del Capo. Poi il passo della narrazione si fa veloce, e subentra il dramma: il confronto diventa scontro, e la natura reagisce con tutti i suoi mezzi alla forza dellindividuo. A questo punto la lettura non può interrompersi e, come si sa, tra un Achab e una Moby Dick, non può esserci un vincitore. La scrittura è ancora perfetta, come quella di Stoner, e la descrizione degli ambienti è di assoluta bellezza. Pochissimi i dialoghi perché gli uomini sono un tutt'uno, seppur con facce diverse, ed alla natura non si parla, se non, con Charley Hoge, invocando la divinità.

La verità sull'epopea del westDi P. Iginio-27 gennaio 2017

È un grande romanzo che fa a pezzi il mito del West. È la storia drammatica di un manipolo malassortito di persone asociali che si uniscono per cercare nella frontiera chi una illusoria autenticità, chi una fonte di guadagno, chi uno sfogo alla propria natura violenta. La maestria di Williams regala pagine di autentico splendore letterario. Una gemma che non sfigura accanto a Stoner e ad Augustus!