Il buon soldato Sc'vèik
- Editore:
Feltrinelli
- Collana:
- Universale economica. I classici
- Illustratore:
- Lada J.
- Traduttore:
- Meriggi B., Poggioli R.
- Data di Pubblicazione:
- 5 giugno 2013
- EAN:
9788807900273
- ISBN:
8807900270
- Pagine:
- 848
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Narrativa ambientata durante la Prima Guerra Mondiale
Trama Il buon soldato Sc'vèik
"Una grande epoca esige grandi uomini. Vi sono degli eroi ignorati e oscuri... l'esame della cui indole darebbe ombra perfino alla gloria d'Alessandro Magno. Oggigiorno si può incontrare per le vie di Praga un uomo trasandato, che non sa quanta importanza abbia avuto la propria opera nella storia di un'epoca grande e nuova come questa. Egli percorre tranquillamente la sua strada, senza che nessuno gli dia noia e senza dar noia a nessuno, e senza essere assediato da giornalisti che gli chiedano un'intervista. Se gli domandaste come si chiama, vi risponderebbe con l'aria più semplice e più naturale del mondo: 'Io son quello Sc'vèik...'" Con queste parole Jaroslav Hasek (1883-1923) presentava l'umile e grottesco eroe del suo romanzo, il bonario allevatore e mercante di cani, strappato alle sue pacifiche occupazioni e mandato a combattere in difesa dell'impero austro-ungarico nella Prima guerra mondiale. Preso nel vortice di avvenimenti che vanno molto oltre le sue capacità di comprensione, Sc'vèik si destreggia con un misto d'ingenuità e di furbizia, forte di quella sua obbedienza assoluta alla lettera degli ordini ricevuti che porta all'assurdo e dissolve nel ridicolo ogni autorità. Nel buon soldato Sc'vèik i lettori di tutto il mondo hanno riconosciuto un eroe sovrannazionale, il campione di un irriducibile pacifismo e antimilitarismo e un simbolo dell'inalienabilità dei diritti dell'individuo contro ogni tutela e usurpazione dittatoriale.
Recensioni degli utenti
Contro la guerra-15 marzo 2018
Sc'vèik è un soldato buontempone, apparentemente stupido, ma che in realtà cerca di farci capire che non vuole la guerra. E il messaggio del testo è proprio questo: la guerra è un orrore da evitare a tutti i costi. Il libro è simpatico, a tratti divertente.
Piacevole, leggero ma non superficiale.-20 dicembre 2010
Uno spaccato sarcastico e irriverente sia della vita militare del primo novecento, comunque attualissimo nonostante sia passato quasi un secolo, sia del decadentismo e delle contraddizioni della fine dell'Impero Austro-Ungarico.
Il buon soldato-27 ottobre 2010
Ci si trova, come spesso accade, in presenza di un grande romanzo e di una pessima traduzione. In primis perché la traduzione è invecchiata peggio che male. In secondo luogo, la traduzione non era buona neppure in origine, poiché perde migliaia di battute, perde in sostanza lo spirito denigratorio e anarchico del romanzo. Un vero peccato, perché il Soldato di Hasek è a pieno diritto un patrimonio dell'umanità
Un Capolavoro-6 ottobre 2010
Questo libro rappresenta, a mio avviso, un capolavoro della letteratura. L'autore riesce a coniugare una comicità quasi demenziale ad un'amara e profonda ironia, testimone di una penetrazione profonda dell'esistenza. Rimane l'indecisione se votare con 4 o con 5 punti. Molto consigliato. P.s. mi piace pensare che molti autori del cinema moderno si siano ispirati a quest'opera.
libro fortemente satirico e antimilitarista-22 agosto 2010
Sc'veik è un personaggio indimenticabile, soldato pigro, stupido, con il vizietto del bere e delle sue storie inconcludenti. E' anche un grande affresco della popolazione boema, mostrata con ironia in tutti i suoi vizi e le sue qualità.