Come un brivido nel mare di Francesco Grasso edito da Nemo (Milano)

Come un brivido nel mare

Collana:
Il narratore
Data di Pubblicazione:
10 dicembre 2013
EAN:

9788890250781

ISBN:

889025078X

Pagine:
204
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Come un brivido nel mare

Messina, 28 dicembre 1908: un terremoto di potenza mai registrata prima, seguito da un ancor più violento maremoto, uccide 120.000 persone, radendo al suolo due città e annientando paesi e porti sulle due sponde dello Stretto. I primi a prestare soccorso alla popolazione sono i marinai di una flotta da guerra russa, alla fonda davanti a Messina, e gli uomini di una squadra navale britannica, anch'essa ormeggiata in rada. Ma perché due nutrite flotte da guerra si fronteggiano proprio nell'esatto luogo e istante della catastrofe? Che cosa stanno cercando, russi e inglesi, nelle acque siciliane? Forse che i servizi segreti dello zar e l'intelligence britannica abbiano potuto prevedere l'evento? È possibile che due delle maggiori potenze mondiali siano sulle tracce di un'arma segreta in grado di provocare i terremoti?

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5 di 5 su 2 recensioni

La Storia al servizio di una storiaDi p. michele-13 maggio 2014

Le storie di Grasso si leggono con facilità, con piacere. Alla fine ne esci con qualcosa in più, perché è notevole il lavoro di documentazione che fa l'Autore. Qui lo spunto iniziale è offerto da un dato storico, un interrogativo inevaso: perché le flotte russe e inglesi stazionavano davanti a Messina nel 1908, quando ci fu il terrificante sisma con relativo tsunami che spazzò via le popolazioni alle sponde dello stretto? Partendo da questa domanda l'Autore imbastisce una storia appassionante che parte da Odessa e segue la rotta fino a Messina, in un viaggio che, prima che sul mare, è un percorso di crescita umana e spirituale per il protagonista, il giovane Alec Brasivin, marinaio di seconda classe della marina dello zar di tutte le Russie. Alla fine è un romanzo di formazione, per questo adattissimo anche ai ragazzi. Ma c'è di più: il finale, commovente e spiazzante, sorprende il lettore, che magari si aspettava una sparata alla Kazzenger e invece si trova a controntarsi con un arcano forse più semplice, ma non banale e, di certo, molto più calato nella storia e nelle tradizioni dei luoghi narrati. Anche questo colpisce: pur attraversando e descrivendo mezzo Mediterraneo, alla fine le pagine più forti e schiette sono quelle dedicate alla terra siciliana, mostrata con tutte le sue eterne meraviglie e ataviche brutture. Non manca la denuncia, pure quando si annuncia la rivoluzione russa, quando si mostra la mafia, la rassegnazione e l'abulia della gente del Sud. Alla fine c'è la speranza, ma non ancora la salvezza. Bisognerà ricostruire. Ogni volta bisogna ricostruire. Interessante la struttura del romanzo, che è quella epistolare, un escamotage, a ben vedere, necessario per due motivi: il primo perché così l'Autore non si infogna nelle pastoie della lingua di inizio '900, perché maneggia un testo tradotto; il secondo perché non poteva che affidarsi alla Lettera... Un bel libro, che si legge con estremo piacere. Consigliato a tutti.

Un viaggio straordinarioDi r. paola-20 gennaio 2014

Un gustoso mix di storia, avventura, sentimento ed elemento fantastico. È una vicenda avvincente che si snoda dalla Crimea attraverso tutto il Mediterraneo, fino alla Sicilia di inizio secolo e all'immane tragedia finale, la cui conoscenza (come in "Titanic") non impedisce comunque al lettore di affezionarsi ai protagonisti. Lo amerete.