Un borghese piccolo piccolo
- Editore:
Garzanti
- Collana:
- Elefanti bestseller
- Data di Pubblicazione:
- 3 febbraio 2022
- EAN:
9788811819745
- ISBN:
8811819741
- Pagine:
- 144
- Formato:
- brossura
Trama Un borghese piccolo piccolo
Uscito nel 1976, "Un borghese piccolo piccolo" racconta la crudele, sanguinosa vicenda di Mario Vivaldi, impiegato di un ministero romano che, nell'Italia spietata del boom economico, tenta di farsi largo nel mondo tra sotterfugi e piccole furbizie, ed è pronto a tutto pur di garantire al figlio quel benessere che lui ha potuto solo sfiorare. Vincenzo Cerami punta la sua lente di ingrandimento - sono parole di Italo Calvino - sulla «bruttezza senza riscatto che regna nel cuore del nostro consorzio civile, ma anche sulla tenace rabbia di vivere che persiste in fondo a un desolato svuotamento di ragioni vitali». Diventato a un anno dalla pubblicazione un celebre film di Mario Monicelli con Alberto Sordi, "Un borghese piccolo piccolo" è una storia di vittime e nello stesso tempo di mostri, in una Roma inedita che, con la sua ferocia, non lascia scampo al lettore.
Recensioni degli utenti
Un borghese piccolo piccolo-14 novembre 2010
Questo breve romanzo ha piu' di trent'anni ma e' attualissimo, da tutti i punti di vista. Una durissima storia italiana, dalla massoneria alla cronaca nera passando per un'atroce vendetta. Crepuscolare
A tratti commovente-23 settembre 2010
Eppure mi sembra ancora attuale (fin troppo) la storia di questo impiegato che cerca di sistemare il figlio cercando di fargli 'ereditare' il suo lavoro. Un italiano piccolo piccolo..
La miseria dell'esistenza borghese-22 luglio 2010
Scrivo questa recensione subito dopo aver finito la lettura, tutta d'un fiato, di "Un borghese piccolo piccolo". Conoscevo già trama e tematiche dell'opera, per avere più volte visto il bellissimo omonimo film di M. Monicelli con Alberto Sordi nella parte di Giovanni Vivaldi, il protagonista del romanzo. L'autore è riuscito a infondere al suo scritto e a trasmettere di conseguenza ai lettori un senso lancinante di tragedia, solitudine, ferocia delle istituzioni e degli esseri umani, parossistica assurdità di riti e meccanismi della società italiana contemporanea. Il lettore si muove tra due piani principali e ben delineati: il primo è quello del mondo burocratico, professionale, istituzionale e subculturale nel quale cercano di destreggiarsi nel miglior modo possibile il protagonista dell'opera e la sua famiglia; il secondo piano è quello più filosofico e implicante la cecità e amoralità del fato che governa gli accadimenti umani, il gravame della morte, che è possibile addomesticare attraverso i riti religiosi e laici del lutto, ma che diventa atrocemente ineludibile quando colpisce l'uomo "sopravvissuto" e ne fa affiorare la propria solitudine. "Un borghese piccolo piccolo" è dunque un romanzo che fa star male, che lascia una tristezza cattiva nei cuori di coloro che leggono, che promana una sfiducia assoluta sia verso il significato stesso delle relazioni umane nel nostro contesto sociale, sia verso il senso della moltitudine di esistenze "piccolo borghesi" che solcano con la loro tenue traccia l'oceano della vita umana. Il libro tuttavia riesce ad essere catartico, giacchè può instillare nei lettori la volontà di fuggire lo spettro del modus vivendi piccolo borghese, di ribellarsi al deserto di senso delle relazioni sociali attraverso la riaffermazione dei valori umanistici, sia nella costruzione delle proprie ragioni di vita, sia nelle relazioni tra esseri umani e tra questi e le strutture istituzionali.
Un piccolo libro, un grande ritratto italiano-7 luglio 2010
L'Italia dei piccoli uomini. L'Italia descritta in maniera realistica. L'animo umano indagato senza pudore, senza vergogna, così com'è. Dentro a tutti noi c'è un pezzo di Giovanni Vivaldi.