Berlin Alexanderplatz di Alfred Döblin edito da Rizzoli

Berlin Alexanderplatz

Editore:

Rizzoli

Traduttore:
Spaini A.
Data di Pubblicazione:
9 gennaio 2008
EAN:

9788817020787

ISBN:

8817020788

Pagine:
513
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Berlin Alexanderplatz

"In questo libro ineguagliabile, epico e insieme espressionista c'è tutta Berlino com'era sul finire degli anni Venti. Ma "Berlin Alexanderplatz" sfugge alle categorie, sorprende ogni volta che lo si rilegge. Nelle sue pagine c'è così tanta energia che sembra scritto domani. Anche per questo la storia di Franz Biberkopf , "il cobra", appena uscito di prigione e terrorizzato all'idea di essere nuovamente libero, resta unica, di una bellezza, disperata e assoluta." Giuseppe Culicchia

Fuori catalogo - Non ordinabile
€ 11.00

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 7 recensioni

Berlino, una città magica e pericolosaDi S. LUIGI-8 marzo 2012

Lo stile di Doblin potrebbe essere un ostacolo per alcuni: si può amarlo come odiarlo, ma ne vale assolutamente la pena. Si narrano le vicende di Franz Biberkopf, nella Berlino del primo dopoguerra. Il protagonista è appena uscito dal carcere con una valigia di sogni e di buoni propositi. Il suo obiettivo principale è quello di vivere onestamente. Obiettivo difficile da raggiungere nell'ambiente nel quale si trova a vivere che è quello del sottoproletariato tedesco contornato di microcriminalità, di vite buttate nelle osterie, di prostitute. Questo libro è molto faticoso perchè è molto denso, e la narrazione è frammentaria: alla storia di Franz si affiancano stralci di altre storie senza un nesso apparente, notizie di giornale, reclame pubbicitarie e canzoni del tempo, addirittura il bollettino metereologico... E dopo aver arrancato pagina dopo pagina per inserirti in quel flusso narrativo, all'improvviso ci sei dentro, e vedi non cogli occhi di Franz ma vedi quello che vede lui, a 360 gradi.

Berlin AlexanderplatzDi L. Alberto-1 agosto 2011

Vive e muore attraverso le sorti del protagonista, un uomo comune, forse anche banale. L'uomo ha intenzione di essere onesto, ma la vita, maligna, gli fa lo sgambetto. Viene ingannato, viene trascinato nel delitto, e infine... L'autore continua, io no. Preferisco citare Claudio Magris: "Berlin Alexanderplatz" è uno dei più bei libri della letteratura del Novecento dedicati all'inadeguatezza e insieme alla sorda resistenza del singolo, un libro che si identifica, nel suo stesso stile e nella sua struttura, con quell'inadeguatezza e con quella resistenza.

Moderno come una tragedia grecaDi B. Raimondo-12 aprile 2011

Un romanzo moderno scritto come se fosse un coro greco. La tragedia è infatti quella di un intero popolo, ma la storia è quella di piccole persone a mala pena degne di attenzione. Una scrittura apparentemente semplice composta di mille richiami classici. Un bellissimo racconto. Una sensibilità enorme e senza un velo di pietà. Molto bello.

Franz BiberrkopftDi c. antonella-12 marzo 2011

Un bellissimo romanzo, in cui Alfred Doblin racconta anzitutto la vita e la miseria della vita dei diseredati berlinesi nel primo ventennio del Novecento. E' una vita dura, segnata dalla miseria, dalla fame e dalla violenza. Con questa realtà si deve confrontare Franz Biberrkopf, di cui il libro racconta le epiche vicende. Un romanzo poderoso, che richiede un buon grado di attenzione.

Passeggiare per Berlino fine anni '20Di V. Gianni-16 febbraio 2011

E' un libro che chiede del tempo prima di essere compreso. Anche la scrittura stessa: nelle prime pagine mi ha dato l'impressione che fosse piena di errori di traduzione, e pensavo di aver acquistato una cattiva edizione dell'opera; poi, invece, si trattava solo di abituarsi allo stile di Doblin, che vuole essere un pò confusionario, ma allo stesso tempo ricco di dettagli. Si legge il libro e sembra di passeggiare per le strade di Berlino fine anni '20, con i venditori di giornali, le osterie, sembra di respirare i fumi e gli odori della città. Ci sono alcuni capitoli che sono esclusivamente descrittivi di ciò che sta avvenendo in città in quel dato momento: quante persone sono morte, di che cosa, quanti bambini sono nati, il livello di disoccupazione, quello di delinquenza, le condizioni metereologiche. Sembra quasi che sia la storia che fa da contorno all'ambientazione e non viceversa. Doblin ci scaraventa dentro al mondo della Berlino dei diseredati e dei delinquenti, dove fare furti e prostituirsi sembra essere la cosa più naturale del mondo, e lo fa adattando la propria scrittura al tema del racconto. Frank Biberkopf è un'eroe di questo mondo, che uscito di prigione cerca di redimersi vivendo onestamente, ma le vicissitudini non glielo consentono e allora la sua esperienza degenera. Un bel libro, che ti parla, ti racconta, ti spiega, non un'opera passiva che aspetta solo di essere letta, ma un'insieme di pagine che ti guidano in un'esperienza di vita quantomai singolare.

Molto particolareDi R. Laura-8 febbraio 2011

Si tratta del primo romanzo dell'autore e narra delle vicende di tale Franz Biberkopf che, appena uscito dal carcere per aver ammazzato la sua ragazza, decide di ricominciare a vivere da persona onesta. Così si avvia per la sua strada e l'autore si sbizzarrisce nel raccontare le sue vicende. Uno stile molto particolare, decisamente poco scorrevole ma che comunque serve a dare l'idea di emozioni interne e sensazioni esteriori. Diciamo che è si tratta di un romanzo figlio della sua epoca (è uscito nel 1929), ma la cui tematica risulta molto attuale anche oggi. Vi lascio con un solo dubbio: riuscirà il nostro protagonista a camminare sulla retta via? A voi l'onore di scoprirlo.