Il bavaglio

Le inchieste di Gomez e Travaglio continuano e i due giornalisti ci raccontano i guai e le leggi vergogna dei primi mesi di governo Berlusconi III. Il libro per chi conosce le cronache politich degli ultimi anni può apparire noioso. Questo non per colpa degli autori ma per le ripetitività dei nostri politici.

Libro di critica e di denuncia dove vengono esposti diversi aspetti controversi delle leggi che "mettono a tacere", almeno in parte, la libertà di parola. Libro scritto nel tipico stile di Travaglio e Peter Gomez, consigliato a chi ha voglia di approfondire un pò di più il problema ed è aperto a critiche, a volte anche sarcastiche, degli autori.

Travaglio ci regala l'ennesima farneticazione frutto di quella nevrosi ossessiva che ormai lo divora da anni. Atti giudiziari più o meno scopiazzati, deduzioni pilotate con la sagacia del fine investigatore (I mafiosi sono uomini, Berlusconi è un uomo, Berlusconi è mafioso... et voilà) il tutto condito con la solita acredine, saccente e saputella, del leader indiscusso del Partito Invidiocratico Italiano. Il gregge fedele degli adepti, opportunamente pilotato da siti del settore ed esperti commerciali che espongono immancabilmente il vacuo tomo in prima fila, accorre composto all'acquisto e anche l'ultima rata della casa a Capalbio è pagata...

Come al solito Gomez e Travaglio sono un'accoppiata perfetta. Questa volta c'è anche la mano di Corrias nella prefazione e Marco Lillo. Il libro spiega come la questione del conflitto di interessi che riguarda Berlusconi (e non solo) è un tema che pur sembrando molto lontano da noi è più vicino, invece, di quanto pensassimo.