Trama Bassotuba non c'è
Parma, fine anni Novanta. Learco Ferrari, laureato in letteratura russa, suona la tromba e lavora part time come magazziniere. Tra una traduzione, una consegna e una prova con la band, cerca anche di scrivere libri. E soprattutto rimpiange i tempi in cui Bassotuba stava con lui, ora che se n'è andata. Nel racconto in prima persona delle minuscole vicende di Learco scorre un vero romanzo picaresco, una piccola epopea del quotidiano cantata con uno stile inconfondibile, diretto, divagante come la vita. "Bassotuba non c'è" mette in scena con gustosa ironia, ma anche con la doverosa rabbia, la generazione dell'adolescenza prolungata, dei giovani fino a trent'anni e oltre, condannati a un perenne precariato lavorativo e soprattutto emotivo.
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Recensioni degli utenti
Bassotuba non c'è-12 novembre 2010
Mi piace il modo in cui Nori usa la lingua italiana, in maniera apparentemente svagata, con continue ripetizioni, ritornando a spirale su uno stesso concetto, aggiungendo ogni volta qualcosa. Nell'apparente confusione di concetti senza trama, eventi piccoli e tutto al presente, Nori riesce a raccontare due abbandoni. Applausi per la gatta Paolo.