Descrizione Il bambino con il pigiama a righe
Bruno è un bambino di nove anni, figlio di un comandante delle SS, completamente all'oscuro della realtà della guerra e di quanto avviene nella Germania nazista. Un giorno incontra un bambino ebreo, Shmuel, chiuso in un luogo circondato da un recinto. Nonostante ci sia una rete a dividerli, giorno dopo giorno tra i due bambini cresce un'amicizia segreta così forte che li porterà a condividere un uguale destino. Età di lettura: da 12 anni.
Recensioni degli utenti
Bruno e Shmuel -23 settembre 2012
Una lettura che riesce sempre a coinvolgermi pur avendola letta più volte. Una storia d'amicizia che nasce con il filo spinato del lager che le fa da contorno e che legherà due bambini della stessa età provenienti da realtà opposte: un tedesco ed un ebreo. Un libro che mi ha veramente commossa ed insegnato che l'amicizia, quella vera, è un sentimento così nobile e puro che "se ne frega" delle diversità di razza ed estrazione sociale. Bruno e Shmu ne sono la prova. Poveri bimbi.
Tristezza-24 gennaio 2012
E' uno dei tanti libri che affrontano il tema dell'olocausto. Questa volta, però, il dramma degli ebrei viene visto attraverso gli occhi di Bruno, un bambino tedesco di nove anni, figlio per di più di un generale nazista. Attraverso i suoi occhi percepiamo ancora di più l'assurdità di tutta la vicenda, soprattutto perchè lui non si rende pienamente conto di ciò che gli avviene intorno. Forse Bruno risulta però un po' troppo ingenuo e a volte poco credibile rispetto ai bambini di oggi. Comunque la storia coinvolge e affascina.
Bruno alla ricerca del suo mondo-16 settembre 2011
Come descrivere questo libro? E' la storia più commovente che abbia mai letto! Protagonista è un bambino innocente inizia a scoprire un nuovo mondo: il mondo degli adulti, fatto di guerre di segreti e di silenzi! Bruno vive durante la seconda guerra mondiale e si trasferisce con la famiglia, poiché il padre è un soldato, vicino ad un campo di concentramento. Ed è proprio qui che scopre la citta recintata e incontra shmuel, un bimbo ebreo. I due hanno la stessa età, ma mentre Bruno è paffuto e ingenuo, shmuel è magrissimo e troppo maturo per la sua età. Alla fine i due bimbi ti accompagneranno in una stanza sconosciuta e buia!
Una storia dura e crudele-24 maggio 2011
Una storia dura e crudele, vista dagli occhi di un bambino di nove anni, (anzi, di due bambini di nove anni) assume tutta un'altra connotazione. Attraverso lo sguardo del piccolo Bruno, bambino innocente, la sotria diventa quasi assurdamente irreale e chiunque, anche i principali protagonisti di queste vicende storiche, si chiederebbe per quale assurdo motivo tutto ciò è accaduto. La scrittura semplicissima, scorrevole e il lessico facile e capibile da tutti, i nomi "criptati" dietro gli errori di pronuncia di Bruno, gli insulti e gli episodi spiacevoli evitati nella narrazione, in quanto Bruno è talmente disgustato e sconvolto che non riesce a raccontarceli, rendono la lettura ancora più piacevolee scorrevole. Il racconto di Bruno è così coinvolgente che è fin troppo facile immedesimarsi nel racconto e vedere i fatti con il suo sguardo, semplice e stranito, di bambino
Intenso-12 marzo 2011
Che libro intenso questo di John Boyne. Si rivive l'amicizia in un campo di concentramento fra un bambino ebreo e il figlio di un comandante nazista. La storia dipana le avventure dei due attraverso pensieri e immagini dei ragazzi. Da lacrime il finale.
Senza parole... -9 dicembre 2010
Commovente, straziante, indimenticabile come "La vita è bella", vista dall'altra parte della barricata, ma con gli stessi occhi puri ed innocenti di bambino... L'ho letto tutto d'un fiato con il cuore in gola ed ho pianto lacrime amare... Non so se si possa dare un voto ad una testimonianza simile...