Le avventure del capitano Hatteras di Jules Verne edito da Ugo Mursia Editore

Le avventure del capitano Hatteras

Edizione:
4
Traduttore:
Malerba L.
Data di Pubblicazione:
1992
EAN:

9788842511724

ISBN:

8842511722

Pagine:
324
Età consigliata:
8 anni
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4 di 5 su 2 recensioni

L'hybrisDi M. Amalia-4 aprile 2012

Romanzo tra i più problematici di Verne, ha come protagonista un capitano mosso da ambizioni smisurate, rivestite da motivazioni nazionalistiche, ma che nascondono un'autentica follia, finché nemmeno questa può essere nascosta. L'ossessione ottocentesca per la completa scoperta del Pianeta, indusse Verne a congetturare un viaggio al Polo Nord, mira di conquiste da parte di Hatteras. Le conoscenze geografiche del tempo, ben lungi dall'essere esaustive, offrivano a Verne l'estro di molte congetture, giuste o errate, ma sempre fertili ai fini del racconto. E su terre esistenti, ma anche immaginarie, si compie il dramma di Hatteras, la meritata punizione per la sua hybris, per aver tentato di forzare la Terra ai suoi voleri di scopritore e conquistatore. Hatteras potrebbe essere paragonato, con le doverose differenze, al capitano Achab di Melville. E nel libro si respira un'atmosfera molto più cupa e drammatica rispetto alla media dei romanzi di Verne. Un buon motivo per riscoprire queste avventure, molto amate in passato da lettori di tutte le età.

Un interessante Verne meno conosciutoDi l. ferruccio-31 ottobre 2010

E' un romanzo di Verne forse tra i meno noti, almeno in Italia, ma è estremamente interessante. E' la vicenda di un viaggio avventuroso "verso" (anzi, "fino") al Polo Nord. Dico "verso" perchè nella prima parte del libro Verne riassume, ripercorrendole attraverso le traversie di Hatteras e dei suoi compagni, quanto all'epoca (attorno al 1870) già si sapeva o si credeva di sapere sul mitico passaggio a Nord-Ovest e sul fantomatico "oceano artico", derivato dalla storia delle esplorazioni fino ad allora effettuate. Verne fa un compendio di quanto fino ad allora noto e poi (e per questo aggiungo "fino" al Polo Nord) sviluppa nella seconda parte il suo proverbiale intuito per predire il futuro (ovvero l'esito di successive esplorazioni). Per la verità in questo caso "non l'azzecca": nessun oceano artico libero da ghiacci oltre una certa latitudine, nessuna terra emersa al Polo, nè tantomeno un vulcano esattamente al Polo. Ma il fascino di questo libro non ne risente. Veramente da raccomandare per chi ama Verne, o per chi potrebbe imparare ad amarlo.