Auschwitz. I nazisti e la soluzione finale di Laurence Rees edito da Mondadori

Auschwitz. I nazisti e la soluzione finale

Editore:

Mondadori

Traduttore:
Banfi E.
Data di Pubblicazione:
13 dicembre 2017
EAN:

9788804678274

ISBN:

8804678275

Pagine:
312
Argomenti:
Storia d'Europa, Storia del 20. Secolo dal 1900 al 2000
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con o la

Descrizione Auschwitz. I nazisti e la soluzione finale

Uno studioso e documentarista ricostruisce in queste pagine l'origine e il funzionamento della più tristemente celebre macchina di morte nazista, Auschwitz, che diventa il punto di partenza per esaminare l'Olocausto in tutte le sue implicazioni. In particolare, Rees si sofferma ad analizzare le motivazioni e la mentalità dei maggiori criminali nazisti, grazie a una serie di preziose interviste rilasciate dai protagonisti, ai resoconti delle SS e ai documenti resi disponibili dagli archivi russi. Il risultato è un saggio che non esita ad affrontare anche questioni «scomode», come la corruzione diffusa tra i prigionieri, la presenza di bordelli, le complici mancanze dei Paesi occupati o l'imbarazzante silenzio degli Alleati, che sapevano dei campi.

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4 di 5 su 1 recensione

"Le fabbriche della morte"Di t. raniero-28 settembre 2010

Buona opera di divulgazione storica che affronta con competenza il problema della "Soluzione finale" e di "Auschwitz" che, soprattutto nel 1944, divenne il triste luogo dove la follia nazista, con più virulenza, scatenò tutta la sua crudeltà contro gli ebrei, che a centinaia di migliaia furono gassati e bruciati nella famigerata "fabbrica della morte" e che, per ragioni facilmente comprensibili, costituisce uno degli esempi più atroci, nella Storia, di come il "Male" possa infettare l'uomo. Essendo l'autore documentarista storico alla BBC, riesce ad affrontare argomenti di forte impatto emotivo con notevole padronanza e con un linguaggio chiaramente orientato non a un pubblico specialistico, ma a un lettore desideroso di ampliare le proprie conoscenze su un periodo storico sul quale ormai c'è una vasta letteratura. La tesi di fondo del libro comprende la convinzione che la cosiddetta "Soluzione finale" del problema ebraico fu non la conseguenza di un unico momento decisionale, ma il quasi naturale sbocco a tutti i problemi che la seconda guerra mondiale, nel suo evolversi, poneva ai gerarchi nazisti, inducendo questi, passo dopo passo, a propendere verso una radicalità, un estremismo di morte contro la razza ebraica che inizialmente, nonostante le persecuzioni, non era stato assolutamente preso in considerazione. Un altro pregio del libro è la capacità dell'autore, attraverso una serie di significative e pregnanti testimonianze, di far rivivere l'atmosfera di orrore che si avvertiva ogni giorno, che si respirava costantemente nei campi dove trovarono la morte milioni di persone. In definitiva, l'opera di Laurence Rees è sicuramente positiva e la sua lettura non può che riuscire stimolante, mantenendo sempre viva l'attenzione del lettore.