Le api di Paulette

LE API DI PAULETTE DI S. ORLANDI Leggere un libro è un po' come fare un viaggio, si entra in un altro mondo, ed è sempre affascinante scoprire l'altrui stanza e cercare di coglierne il vissuto per confrontarsi con il proprio e comprenderne il messaggio. Altra cosa, ben più impegnativa, è fare una recensione e quando Sandro Orlandi me l'ha gentilmente chiesta, ne sono rimasta contenta e onorata perché dell'autore conoscevo solo alcune poesie, ottime fra l'altro, e non sapevo neanche che avesse pubblicato un libro di racconti, Le Api di Paulette, appunto, e ne sono rimasta sinceramente colpita. Si tratta di una raccolta di cinque racconti, scritta con mano originale, profonda, intrisa di sentimento e di valori etici che riesce a catturare l'attenzione del lettore fino a coinvolgerlo emotivamente, rendendolo partecipe e spingendolo ad immedesimarsi nei vari personaggi che l’autore tratteggia con abilità, usando la penna come un bisturi delicato, ma vero e incisivo. Quello che nitidamente traspare è la sua capacità di andare a fondo, di raccontare quasi con naturalezza argomenti forti e dolorosi come nel racconto Il Carro dove lo scrittore affronta il tema della guerra e lo fa con spiccata sensibilità, con dolce pietà e con grande speranza. Si avverte la paura, si sente pienamente il disgusto, si tocca con mano l'orrore e lo sfacelo che comporta ogni conflitto, trasformando l'uomo comune in lupus al suo stesso simile. E' questo il messaggio che arriva dritto al cuore, solo la pietà, solo la solidarietà, solo l'amore possono salvarci e farci vivere in un mondo di pace. E' simbolico infatti il gesto del protagonista in fuga su un carro che si ferma e prende con sé un bimbo piccolissimo, orfano di madre e ancora fortunatamente vivo; è quasi un dono del cielo, è un miracolo per lui che adesso è rimasto solo, ha perso moglie e figlia, barbaramente uccise e l'altro figlio è scomparso, fuggito o forse già morto. L'autore riesce abilmente a calarsi anche nel mondo femminile, e lo fa con grazia e stile garbato, sia nel racconto Il Vestito Rosso che in Fortunata. Nel primo affronta il disagio di una ragazzina che per uno sbaglio distruggerà la sua vita fino a toccare l'abisso della disperazione e che solo l'amore alla fine salverà, riportandola sulla consapevole strada della vita. Nel secondo invece affronta il tema della vecchiaia e lo fa sempre con rispetto e con attenzione; la protagonista, Fortunata, è un'anziana signora che vive da sola, malata di diabete e che non riesce a rinunciare al piacere di mangiare i cioccolatini; un racconto davvero toccante che fa molto riflettere, pennellato con tinte dolci ed amare allo stesso tempo. Lo scrittore ha un occhio di riguardo verso il mondo degli anziani e lo dimostra anche nell'altro racconto La Cornice dove Luigi, vecchio, pieno di acciacchi e ormai completamente solo;incontra con un venditore ambulante e di colore. Fra diversi e aggiungo con rammarico emarginati, dalla nostra indifferente e sempre più egoistica società, nasce un rapporto d'amicizia che lascia nel cuore non solo commozione, ma anche un sentimento di calda pietà. Ed infine Le Api di Paulette, una fiaba tenera e molto triste che ha dato il titolo all'intera raccolta e che ho volutamente lasciato per ultima, in quanto la ritengo una perla da leggere e rileggere per l'insegnamento e l'umanità che riesce ad infondere. E' una storia fantastica, ma che potrebbe realmente accadere ed è basata sull'ignoranza e sulla cattiveria della gente che a volte con stupidi pregiudizi condanna un innocente facendolo passare per un essere abietto, come appunto è il caso di Mefisto, uomo giudicato senza appello uno iettatore e che invece è solo un povero vecchio intristito dalla solitudine e dall'abbandono di tutti, e con un cuore ancora capace di amare, bisognoso di cure ed affetto. Concludo la piacevole passeggiata affermando che è stata una bella scoperta il libro di Sandro Orlandi e lo ringrazio per avermi concesso questa bella occasione. Consiglio a tutti di leggerlo, ne vale la pena: lascia il cuore ricco di speranza e d'amore. In fondo il cielo rimane sempre azzurro anche quando ci sono grosse nubi addensate all'orizzonte. Questo è il messaggio che ho raccolto tra le pagine di Le Api di Paulette e attraverso le mie sincere impressioni e vive emozioni, lo trasmetto a voi, con la speranza di averne colto il senso. Roberta Bagnoli

Insolito. Come raro. O poco comune. Ecco lo stile di Sandro Orlandi autore di questo agile libello edito dalla Casa Editrice Il Filo, facente capo alla poetessa Alda Merini. E chi ha deciso di pubblicare questa piccola e gustosa Opera ha visto davvero bene. Ha visto cosa si cela tra le parole e tra le sensazioni ed i colori che permeano la lettura del lavoro di Sandro Orlandi, percezioni filtrate attraverso gli occhi del lettore al quale pervengono immagini talvolta forti come pugni nello stomaco, talvolta diafane ed impalpabili nella loro leggerezza ed armonica grazia. Cinque racconti, più o meno brevi, ma di rara intensità. Dal caldo, caldissimo al freddo, freddissimo, sensazioni vigorose impregnano una pagina e l'altra ancora, senza mai lasciare una sensazione di speranza e di fiducia lì dietro l'angolo, a due passi dal un devastante adesso. Un libro da leggere, ma soprattutto da prestare, da regalare, da passare di mano in mano come le vite dei personaggi transitano dinanzi agli occhi del lettore che non può che rimanere incantato al loro cospetto. Una rassegna di personaggi e di stati dell'anima che come pochi rappresentano gli avvenimenti in un unicum tra figure e sfondi, indissolubilmente fusi insieme. VibrArte Coordinamento Artisti Salentini